giovedì, Marzo 28, 2024
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La città arilicense conquista la «top parade» del movimento turistico, con 13 punti in più di presenze rispetto all’anno scorso.

Non è più una Cenerentola

Per anni è stata considerata la «Cenerentola del lago»; il 2000 l'ha invece confermata come una delle mete preferite dal turismo, con ben tredici punti in più per le presenze rispetto alla stagione precedente: la cittadina arilicense ritrova così un ruolo di primo piano proprio laddove anche altre storiche località del comprensorio mostrano qualche flessione. «Un risultato straordinario e che ci gratifica molto», dice Gianantonio Fratuccello, delegato al turismo nell'attuale amministrazione, «perché testimonia innanzitutto che il turista a Peschiera sta bene, altrimenti non resterebbe; e inoltre suggella il lavoro e l'impegno profuso dal 1993 ad oggi, una semina che non poteva dare risultati a breve termine e dalla quale stiamo evidentemente cominciando adesso a raccogliere i primi frutti». Frutti che avvallano interventi e scelte non sempre accompagnate da consensi esterni. «Penso che non tutti, a Peschiera, fossero convinti che certe iniziative avrebbero finito con il dare risultati così importanti anche in questo ambito,. Dietro a questo consenso c'è, infatti, la gran mole di lavoro profusa nel cosiddetto settore servizi». Un Piano regolatore che dal 1998 dà la possibilità ad albergatori e campeggiatori di ristrutturare e migliorare gli standard recettivi, e la conseguente disponibilità e volontà degli operatori di categoria ad impegnarsi in tal senso; una passeggiata a lago che significa anche due chilometri di spiaggia in più per i bagnanti; l'attenzione per la pulizia del paese, e ovviamente del suo litorale, e per il verde pubblico; i grandi recuperi tra gli edifici che compongono il grande patrimonio architettonico della cittadina. «Evidentemente tutto è servito», sottolinea il delegato, «dal più piccolo al più grande dei lavori, e visto che adesso tutto questo si traduce anche in un fondamentale dato per la nostra economia, può darsi che molti comprendano che buona volontà e programmi seri portano a dei risultati, pur richiedendo del tempo». E su quest'onda positiva si intravedono i prossimi obiettivi. «Ci aspettano ancora scommesse importanti», commenta Fratuccello, «e l'unico errore sarebbe quello di abbassare la guardia. I prossimi traguardi da raggiungere, non sono, infatti, meno importanti: il primo è la difesa dell'ecosistema gardesano perché è alla base di tutta l'economia di quest'area e gli operatori ed amministratori devono esserne consapevoli e pronti ad impegnarsi per questo». «Per quanto riguarda la sola Peschiera, invece, dobbiamo pensare ad arricchire l'offerta per il turista: alla qualità recettiva dovrà seguire quella di un programma di manifestazioni e appuntamenti, da distribuire in un arco più ampio di stagione, e tale da stimolare anche quel turismo culturale che la natura stessa di questo centro merita». Un obiettivo che potrà contare sull'imminente conclusione dei lavori di restauro alla caserma Cacciatori, unico finanziamento europeo Konver approvato nel Veneto, nella quale troveranno sede ben due nuovi musei. Numeri e progetti importanti, dunque, sui quali si aprono, però, anche alcuni quesiti. «L'affluenza di turisti così massiccia sul è certamente un dato positivo, ma i milioni di presenze incidono anche su alcuni nodi, primi fra tutti la e il depuratore consortile: anche su questi è opportuno lavorare con una seria progettazione, per evitare», conclude Fratuccello, «che si trasformino in boomerang dagli effetti incontrollabili». Giuditta Bolognesi

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