martedì, Aprile 23, 2024
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Incidente «diplomatico» alla Settimana d’Arte: contestate le opere di una pittrice fiorentina

Nudi d’arte in mostra. «Scandalo» in parrocchia

A Toscolano Maderno si sono scontrati l’«acqua santa» e il «diavolo», il demone dell’arte. Che, per quieto vivere, ha fatto fagotto e se n’è andato.Ersilia Leonini, una apprezzata pittrice fiorentina, ha esposto 18 suoi dipinti nell’ambito della 18esima «Settimana d’arte di Cecina. Tre di queste tele raffigurano un uomo seduto su un divano, completamente nudo, genitali in vista (come del resto nei Bronzi di Riace, o nel David di Michelangelo: nudo integrale, ma artistico). Ma qui è stata polemica.Il giorno dell’inaugurazione alcune donne del paese hanno mugugnato, criticando il fatto che nei locali della parrocchia, proprio alle spalle della chiesa romanica di Sant’Andrea, ci fossero quadri simili. All’artista è stato dunque proposto di spostare la mostra in un altro palazzo, ma la pittrice ha rifiutato e ieri mattina, aiutata dal suo manager Alessandro Benocci, ha deciso di dare un taglio alla vicenda. Tolte le tele dalle pareti, le ha caricate in auto ed è tornata in Toscana.La «Cecina Promotion», l’associazione culturale che fa capo a Charlotte Heiss, è l’organizzatrice della mostra che ha contribuito a valorizzare il borgo collinare, allestendo negli anni una rassegna internazionale con esposizioni d’arte, spettacoli di musica classica, balletti, conferenze, degustazioni di vini e di prodotti tipici richiamando migliaia di turisti. Quest’anno per la prima volta si è deciso di scendere al piano: da Cecina a Maderno. Le mostre (orario di apertura: 10-13 e 18-24) sono sparpagliate in vari edifici del centro storico. Ma questa edizione sarà ricordata per l’«incidente».Le prime avvisaglie si sono avute al vernissage. «Io e Alessandro – afferma la pittrice – siamo arrivati venerdì per allestire la mostra nel luogo assegnatoci dagli organizzatori. Nessun problema fino a quando, la sera dell’inaugurazione, alcune persone hanno protestato, sostenendo che si trattava di roba oscena, e andando via scandalizzate. Io non credo ci sia nulla di offensivo. In definitiva ho rappresentato un uomo come Dio lo ha fatto. Per evitare che qualcuna danneggiasse i quadri, eravamo disposti a trasferirci, ma ci davano una stanza brutta e nascosta. Meglio ritirare le opere, che, tra l’altro, avevo esposto a Roè Volciano per un mese».Charlotte Heiss, promotrice della Settimana d’Arte, è dispiaciuta, e aggiunge: «Una cosa simile non era mai successa, nei precedenti 17 anni della Settimana di Cecina».

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