giovedì, Aprile 25, 2024
HomeManifestazioniAvvenimentiNuotano per abbattere le barriere architettoniche
Una quarantina di disabili si cimenterà domenica 16 luglio in una staffetta che parte da Lazise ed arriva a Peschiera.

Nuotano per abbattere le barriere architettoniche

Un’occasione significativa per sensibilizzare non solo gli addetti del settore, ma tutta l’opinione pubblica sul problema ancora troppo diffuso delle barriere architettoniche. È questo il senso della manifestazione «NuotHandy Cup 2000», staffetta natatoria per disabili, che si svolgerà domenica 16 luglio, con partenza alle ore 9 da Lazise e arrivo a Peschiera. L’iniziativa è stata presentata dall’assessore allo sport della Provincia Davide Bendinelli e da Carlo Gheller della Polisportiva Galm di Verona che ha organizzato la manifestazione con il Patrocinio dell’assessorato allo sport. Presente anche l’architetto Bruno Padovani, che insieme alla collega Luisa De Iseppi e al magistrato Michele Dusi prenderà parte alla tavola rotonda «Barriera architettonica: questa sconosciuta», presieduta dal sindaco di Peschiera Umberto Chincarini, che precederà la manifestazione sportiva e si terrà sabato 15 alle 17 nella Palazzina ex finanza in piazzetta Arilicense a Peschiera. «È questa la prima edizione di una manifestazione che spero potrà ripetersi negli anni fino a diventare una tappa fissa, un appuntamento sportivo abituale», ha detto l’assessore Bendinelli. «La staffetta natatoria impiegherà una quarantina di nuotatori disabili (le distanze percorse da ciascuno saranno proporzionate ovviamente al grado di disabilità) per un totale di percorrenza di sette chilometri e affidato al Diving Garda centre, alla Società remiera e all’Ana Protezione civile di Peschiera. La Navigarda ha messo poi a disposizione il motoscafo «Dante». Al di là dell’evento sportivo, l’aspetto più rilevante sta perciò sicuramente nel significato sociale che questo appuntamento assume: quello di stimolare, anche grazie alla sua spettacolarità, una riflessione di tutti i cittadini sul problema della disabilità e sulle molte difficoltà che ancora oggi il disabile incontra nel muoversi in città». Ecco allora anche spiegato lo slogan «L’acqua non ha barriere», che accompagna l’iniziativa. Perché quello della carenza di strutture adeguate all’accesso di «tutti» è un problema, come ha ricordato l’architetto Padovani che da anni si occupa di questo tema, assai forte e non risolto: il nostro Paese si trova anzi in una situazione di ritardo rispetto alla realtà europea, anche se rimangono quelle “barriere mentali”, più difficili da eliminare, che sono costituite dalla mancanza di una diffusa cultura della disabilità.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video