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Nuovi parametri e nuova classificazione entro fine anno per tutti i campeggi veronesi. Sono cominciate nei giorni scorsi le ispezioni dei funzionari dell'Ufficio turismo della Provincia.

Nuova classificazione per i campeggi

Nuovi parametri e nuova classificazione entro fine anno per tutti i campeggi veronesi. Sono cominciate nei giorni scorsi le ispezioni dei funzionari dell’Ufficio turismo della Provincia, l’ente a cui sono state delegate tutte le funzioni amministrative sulle cosiddette strutture ricettive all’aperto, campeggi, villaggi turistici e campeggi villaggio, sulla base di una normativa regionale emanata il 16 dicembre ’99. In precedenza il compito di disciplinare i prezzi e di stabilire le classifiche, da due a quattro stelle, spettava ai Comuni. La nuova normativa invece ha attribuito le funzioni alla Provincia. Una novità importante per il settore dato che ogni anno circa quattro milioni di turisti transitano per le cosiddette strutture ricettive all’aperto. «Più o meno lo stesso numero di persone che raggiungono i 300 alberghi del Garda nel loro complesso», dice Marco Zaninelli, presidente dell’Assogarda camping, che conta una quarantina di iscritti, sui 60 campeggi totali del Veronese.«Una legge che aspettavamo da tempo perché permette di organizzare m modo organico l’intero settore turistico», spiega l’assessore provinciale al Turismo Davide Bendinelli. «Nel ’97, infatti, la Regione aveva delegato alla Provincia la disciplina e la classificazione delle strutture alberghiere, ma sul Garda anche quelle all’aperto sono di fondamentale importanza e un controllo, da parte di un unico ente, del settore crea maggiore omogeneità. Inoltre con un sistema uniforme sarà possibile migliorare la qualità del servizio offerto, essenziale per attrarre i turisti nella nostra provincia».Un’opinione condivisa anche da Zaninelli. «E’ una legge propositiva e che noi abbiamo fortemente voluto. Quella precedente era datata e non più adeguata alle richieste del cliente. Prima la classificazione era difficile da eseguire perché basata su calcoli numerici di coefficienti generali. Ora per stabilire il livello di un camping si usano parametri fissi come il tipo di servizi prestati, sorveglianza notturna, custodia valori, pronto soccorso il tipo e la qualità delle installazioni igienico sanitarie, la presenza di attrezzature sportive e di svago. In altri termini per accedere alle quattro stelle, o per fregiarsi della denominazione aggiuntiva Centro vacanze, bisognerà offrire un servizio sempre più qualificato».La nuova classificazione ha una validità quinquennale. I campeggi esistenti hanno cinque anni per adeguarsi alle nuove regole, dotarsi delle strutture mancanti o ristrutturare quelle non adeguate ai nuovi criteri. Trascorso questo tempo sarà la Provincia stessa a provvedere d’ufficio alla nuova classificazione. Nel Veronese i campeggi sono una sessantina. Uno a San Zeno di Montagna, uno a Boscochiesanuova, due a Velo Veronese e due a Verona città. Ma è il lago a fare la parte del leone con 56 campeggi tra Peschiera, Lazise, Bardolino, Brenzone, Torri del Benaco, Malcesine, Castelnuovo del a quelli a gestione aziendale da 5.000 presenze. Le strutture di dimensioni più grandi sono concentrate per lo più nel basso lago; più a nord, invece, il Balco a picco non permette grandi dimensioni. «Hanno comunque un loro fascino, immerse come sono negli ulivi», sottolinea Zaninelli. «Infatti è il verde quello che ci richiedono soprattutto i nostri clienti. Gente che durante l’anno vive in città e che, in vacanza, vuole la possibilità di stare a contatto con la natura. Un turismo quasi ecologico, visto che occupiamo una superficie pari a circa 4 milioni di metri quadri coperti da alberi».Cambiata è anche la tipologia del cliente. Finita l’era del campeggio come vacanza alternativa, anticonformista o povera destinata per lo più a più giovani. «Fra gli ospiti fissi», conclude il presidente di Assogarda camping, «ci sono imprenditori, industriali, professionisti. E anche le età sono le più disparate, si va dai ragazzi, alle famiglie con bambini, alle persone anziane. Ciò che accomuna tutti è la voglia di vivere senza restrizioni e all’aria aperta almeno per quindici giorni l’anno, (a.t.)

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