giovedì, Aprile 25, 2024
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Un affare da cinquanta miliardi. A tanto ammonta rinnovare l'impianto di risalita che collega il centro lacustre ai 1780 metri di Tredes Pin sul Monte Baldo.

Nuova funivia per 50 miliardi

Un affare da cinquanta miliardi. A tanto ammonta rinnovare l’impianto di risalita che collega il centro lacustre ai 1780 metri di Tredes Pin sul Monte Baldo. La cifra contempla ovviamente tutte le infrastrutture collegate alla nuova funivia che dovrà esser pronta entro il giugno del 2002. Nell’intento di coinvolgere gli operatori economici della zona il consiglio di Amministrazione dell’Azienda trasporti funicolari ha promosso in sala civica un incontro per illustrare le ultime novità relative alla progettazione. Un dialogo franco, senza barriere che ha chiarito dubbi e preoccupazioni da parte dei rappresentanti delle categorie produttive melsinee attente e vigili sugli sviluppi e i tempi di costruzione di un impianto motore dell’economia dell’alto lago.”Non vi nascondo”, ha esordito il neo-presidente del consorzio funicolare Giuseppe Venturini, “che i problemi sono molteplici e non di facile risoluzione. Siamo comunque in linea con la tabella di marcia che prevede per l’autunno del prossimo anno l’inizio dei lavori. Abbiamo nove mesi per rifare completamente l’impianto e riaprirlo per l’inizio dell’estate del 2002. Una cosa è certa: la nuova funivia non sarà solo un mezzo di trasporto ma un’autentica attrazione. Il modello è quello in funzione a Titlis vicino Lucerna, unica nel mondo con cabine rotanti. In aprile siamo andati a visionarla e ci siamo resi conto della sua funzionalità abbinata al grosso richiamo a livello turistico”.È toccato all’ingegnere Mario Pedrotti, progetti sta dell’impianto che verrà costruito dalla Funiplan entrare nello specifico. “In pratica la nuova funivia e sempre a bifune del tipo va e vieni ma a diversa capacità di portata che sarà triplicata. Si passa dagli attuali 200 ai 600 passeggeri all’ora grazie a due diversi tipi di cabine. Saranno cosi eliminate le lunghe code alla stazione intermedia di San Michele. Nel primo tratto verranno utilizzate le tradizionali vetture con portata di 45 persone mentre nel secondo tronco entreranno in funzione le cabine rotanti con capienza fino a ottanta unità. Un sistema che permette al passeggero durante la risalita di ammirare il paesaggio a 360 gradi grazie al lento movimento rotatorio della base della cabina. Per chi invece preferisce rimanere statico sulle gambe basterà accomodarsi al centro della vettura”. Insieme alla funivia verrà costruito alla base della stazione a valle un parcheggio seminterrato di circa 200 posti auto. In superficie sarà ricavata un’area per la fermata, non la sosta, dei pullman. A monte dell’impianto di risalita successivamente alla costruzione dello stesso, sarà invece realizzato un bar-ristorante e una sala multiuso. Un contenitore per mostre, conferenze sui cinquanta miliardi in grado di accogliere in caso di necessita fino a 150 persone.Più che soddisfatti della nuova struttura le forze produttive del paese che non hanno comunque mancato di avanzare richieste di delucidazioni e rassicurazioni sui tempi di costruzione. “Una paura motivata”, ha affermato Raffaele Petrucci presidente dei commercianti, “visto le traversie degli ultimi mesi con la sciovia La Colma e il sottopassaggio sulla Gardesana”.Pareri positivi sono giunti da Ugo Treccani, presidente degli albergatori, e Vittorio Dapretto, consigliere di Malcesine Più, pronto però a sollevare il problema della viabilità. “La strada che porta alla funivia è troppo stretta. Rischiamo di avere un impianto stupendo ma un accesso bruttissimo”.Alla riunione era presente anche Franco Zanetti, presidente dei giovani albergatori.

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