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Prima assemblea dell’Azienda speciale Garda Uno nella nuova sede della ex Bcc: nel 2002 previsti investimenti per quasi 9 milioni di euro. Definita un’area a Padenghe: qui sarà prodotto il combustibile da rifiuti

Nuovi collettori a Lonato e a Salò

L’assemblea dell’Azienda speciale Garda Uno, che si occupa di depurazione delle acque del lago, raccolta dei rifiuti solidi urbani nelle località della riviera bresciana, gestione di acquedotti e fognature, pulizia delle spiagge, ecc., si è svolta per la prima volta nella nuova sede di Padenghe. L’azienda, creata da tutti i comuni della sponda occidentale e dalla Amministrazione provinciale di Brescia, ha acquistato l’edificio dell’ex Banca del Garda, in via Barbieri 20, di fronte al municipio: 2.300 metri quadri di superficie commerciale (in realtà sarebbero più di tremila), con un caveau interrato, tre livelli e un ammezzato. Costo: due miliardi e 850 milioni. Come formula di pagamento, si è scelto il leasing. Pur essendo, sulla carta, più onerosa (rata mensile 34 milioni più Iva, per dieci anni, con un esborso complessivo di quattro miliardi e 100 milioni) rispetto all’acquisto con mutuo (rate da 32 milioni e mezzo, per un totale di tre miliardi e 910 milioni), consente recuperi di imposta più vantaggiosi, poichè scaglionati su periodi meno lunghi. Dopo avere iniziato l’attività nel complesso «Gasparo» a Salò, anni fa il Garda Uno si trasferì nelle ex elementari di Portese (superficie di circa 500 mq.). Adesso il nuovo trasloco, dettato dal fatto che il numero dei dipendenti continua ad aumentare, e di conseguenza si rendono necessari spazi maggiori. «Stiamo ancora effettuando i lavori di sistemazione interna. Per ultimarli, ci vorranno alcuni mesi – spiega Guido Maruelli, il presidente -. Entro l’inizio dell’estate contiamo di spostare tutti gli uffici da Portese. Intanto, a Padenghe, abbiamo tenuto la prima assemblea, che ha approvato il bilancio preventivo 2002». Gli investimenti previsti ammontano a 8 milioni 931 mila euro, vale a dire 17 miliardi e 300 milioni. Toccano i collettori (nuova condotta al Lido di Lonato, tubazione Rive-San Bernardino a Salò, macchinari per il telecontrollo, sostituzione rotostacci a Barbarano, rifacimento quadri elettrici, ecc.) e il depuratore di Peschiera (realizzazione dell’impianto chimico-fisico, del primo lotto della disinfezione, di misure per mitigare gli odori e ridurre l’impatto ambientale, di by pass e filtrazione finale, ricollocazione dello scarico nel Mincio, copertura sedimentatori). Ma anche la raccolta dei rifiuti solidi urbani (costruzione di un impianto di selezione, acquisto di un paio di autocompattatori, di un autocarro con attrezzatura scarrabile e gru, di un Daily per il lavoro porta a porta, di un furgone officina per le riparazioni e l’assistenza sul territorio, di cassoni, bidoni e campane di vetro da destinare a Gargnano). Molti di questi investimenti, inseriti nel bilancio dell’anno scorso, non sono stati effettuati. Altra curiosità: i ricavi pareggeranno i costi, per cui non ci saranno nè utili nè perdite. Diciannove comuni su venti (unico escluso: Calvagese, che è senza sindaco) hanno affidato al Garda Uno l’incarico della depurazione; diciotto il servizio tecnico, che progetta e dirige i lavori (mancano San Felice e Sirmione); sedici la raccolta differenziata e la gestione delle fognature; quindici la spazzatura delle strade; dodici l’isola ecologica; undici la gestione degli acquedotti; nove il sistema informatico territoriale, che sta raccogliendo le mappe catastali e poi le aggiornerà anche attraverso un rilievo aereofotogrammetrico (serviranno per l’Ici, le pratiche edilizie, ecc.); due la pulizia delle spiagge, vale a dire San Felice e Padenghe. Tremosine è l’unico ad avere affidato all’azienda-consorzio la gestione del gas. Nel campo dei rifiuti solidi, da segnalare che, nella prima metà del 2002, dovrebbe entrare in funzione il nuovo stabilimento di Castiglione delle Stiviere, quasi completato dalla srl Biociclo. Nella seconda metà dell’anno, all’interno del depuratore di Peschiera, diventerà operativo il trattamento chimico-fisico, imposto dalla Regione Veneto. Pressochè definito l’acquisto di un’area a Padenghe, dove sarà realizzato l’impianto di produzione di cdr. Con altre società che operano nella provincia di Mantova, è stato sottoscritto un protocollo di intesa per lo studio e l’eventuale costruzione di un impianto di selezione del secco. Oltre che dall’assemblea dei sindaci, il bilancio ha ricevuto la benedizione del collegio revisori, composto da Massimo Pollini, Eugenio Vitello e Aurelio Bizioli.

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