venerdì, Marzo 29, 2024
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Tempo di bilanci per la Guardia costiera che ieri ha illustrato il lavoro svolto nell’estate appena trascorsa. I velisti chiedono l’«avviso burrasca». Allo studio un servizio meteo

Nuovi impegni per gli angeli del lago

«Nel 2005 sono state effettuate 110 missioni, sono stati soccorsi 90 diportisti e 19 bagnanti». Questi i dati dell’operazione Sicurezza sul Garda snocciolati dall’ammiraglio Stefano Vignani. Il bilancio è stato tracciato ieri mattina a Gargnano, su organizzazione della Comunità del Garda e del Comando generale del corpo delle Capitanerie di Porto. In primo piano l’operato della Guardia Costiera, con sede a Bogliaco: gli uomini della squadra di Marco Ravanelli quest’anno hanno potuto contare su una maggiore sinergia con le altre realtà impegnate ad offrire soccorso a bagnanti, surfisti e velisti. Dopo il saluto di Franco Scarpetta, sindaco di Gargnano («bisogna mantenere il servizio in attività per dodici mesi l’anno e non solamente per sei»), è stata la volta di Pino Mongiello, presidente della Comunità del Garda: «L’ente che presiedo ha richiesto l’operatività della Guardia Costiera nel 1999. Con il tempo, la copertura è stata allargata dagli iniziali due mesi all’anno agli attuali sei mesi. Siamo l’unico lago in cui opera questo servizio, con equipaggio e strumenti operativi propri. Resta qualche problema, ad esempio l’individuazione di una collocazione logistica adeguata. Per il resto, ringraziamo tutti coloro che collaborano a rendere sicuro il lago: dal 118 ai carabinieri, dalla Finanza alla Polizia ed ai gruppi di volontariato». L’ammiraglio Vignani dopo aver ricordato le missioni degli anni precedenti (69 nel 2002, 245 nel 2003 e 131 lo scorso anno) ha sottolineato: «Il Garda è un lago difficile da navigare, con onde che possono improvvisamente superare i tre metri di altezza. A Bogliaco disponiamo di due mezzi: la motovedetta, lunga 13 metri con 3 uomini di equipaggio, può raggiungere i 30 nodi di velocità. Un mezzo inaffondabile. E’ poi operativo un gommone di sette metri e mezzo, con 2 uomini di equipaggio ed una velocità di 45 nodi. Va sottolineato il coordinamento tra le diverse forze operative sul lago». Una questione è messa sul tavolo da Renzo Rizzardi, Presidente del Circolo Vela Gargnano e patron di “+39”: «L’importanza del coordinamento è basilare – ha detto – come pure sarebbe prioritario rendere operativo sul lago un servizio di “avviso di burrasca”, che invece si trova in altri laghi italiani e stranieri». Alla domanda se il servizio di avviso di burrasca sia ancora in fase embrionale oppure vada concretizzandosi, il vice prefetto Raffaele Cannizzaro ha ribadito che «Il vero problema consiste nella messa a punto di un sistema di allertamento degli equipaggi che si trovano in acqua, poiché la previsione è un fatto collaudato, laddove c’è capacità di prevedere gli eventi». Resta il fatto, concreto, che al «Trofeo Gorla» del 2003, le previsioni davano vento leggero, mentre si scatenò il finimondo. Intervennero in molti, in quella occasione anche la Polizia di Riva del Garda, che salvò 23 regatanti. «Per questo, gli uomini riceveranno domenica prossima il “Premio Briciola”, in Friuli» conferma il loro comandante Giuseppe Grasso. Conclude Mongiello: «abbiamo allo studio la fattibilità di un sistema di accertamento delle variazioni meteo, sul modello del lago di Costanza. È già stata avviata un’analisi del rapporto costi-benefici. Da sottolineare che un servizio di questo genere è stato sollecitato dalla rivista dell’Automobil Club tedesco, che conta 15 milioni di lettori».

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