sabato, Aprile 20, 2024
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Prorogata la rassegna che espone articoli realizzati dagli artigiani per una forma di commercio eco-sostenibile

Oggetti dell’Amazzonia in mostra a Palazzo Coen

Il grande successo di pubblico ha indotto a prorogare «Tucuma». La mostra, allestita nel Fondaco di Palazzo Coen a Salò, e inaugurata dal sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica, avrebbe dovuto chiudere martedì 25 aprile. Invece il Comune ha deciso di tenerla aperta ulteriormente. Orario: 10-12, il venerdì anche dalle 18 alle 21, sabato, domenica e festivi 10-12 e 18-22. Ingresso libero. Sono esposti oggetti di alto design ottenuti con il residuo della foresta amazzonica. Si tratta di pezzi (sgabelli, tavoli, vassoi, ceste portapane, maschere, sfere, bastoni di danza, remi, ecc.) che incantano per bellezza e semplicità, per sobrietà ed equilibrio delle forme, nate dall’inventiva dei designer e lavorate dalla mani magiche di artisti popolari. Tucuma è il nome di una palma tipica del Sud America e, in particolare, dell’Amazzonia, dove è nato il progetto della Fondazione centro di analisi, ricerca e innovazione tecnologica (Fucapi). L’obiettivo è di incanalare l’attività degli artigiani che, per mancanza di opportunità, si dedicavano ad attività di sussistenza, a scapito della loro grande capacità. Il programma parte dalla realtà sociale, dalla peculiarità culturale e dalle potenzialità umane di questo ampio territorio, per ottenere dei ricavi, e migliorare la qualità di vita. Il legno che viene utilizzato è il residuo naturale della foresta. Un recente studio dell’Imazon ha rilevato che, per ogni metro quadro di legno, solo il 35% viene trasformato in prodotto finito. Il restante 65% rimane sul terreno, e finisce per essere bruciato. Sono gli artigiani e le famiglie locali a effettuare la lavorazione, realizzando pezzi di alta qualità, secondo i dettami del designer. Non si tratta di articoli industriali, destinati al grande mercato di massa. L’intenzione è comunque di incrementare questo tipo di commercio eco-sostenibile. «Non è una mostra mercato, ma una esposizione artistica – sottolinea il vicesindaco Gualtiero Comini, assessore alla cultura – che punta alla diffusione della cultura e alla salvaguardia dell’ambiente amazzonico, senza trascurare il discorso sociale». Il curatore Mauro Bonomi, di Muscoline: «È la prima volta che organizziamo in Italia una mostra simile. Ci sembra che rivesta un grande significato».

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