sabato, Aprile 20, 2024
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Centinaia di interventi, per recuperare mezzi e soccorrere persone. Le statistiche segnano una media regolarità ma anche qualche novità

Olandesi e belgi in secca.
Soccorsi a pieno ritmo

Un’estate sul lago tutto sommato tranquilla. Pochi eventi fuori dalla normale routine di lavoro per Guardia costiera e Vigili del fuoco di Bardolino. Il comandante della Guardia costiera, Marco Ravanelli, stila un bilancio degli interventi eseguiti sulle acque del Garda.«Non ci sono stati gravi incidenti, solo una lieve collisione e qualche avaria per imbarcazioni in secca sugli scogli. Abbiamo avuto però un incremento però del 10 per cento degli interventi; anche se, rispetto a due anni fa, il 20 per cento in meno, quindi siamo nella media. Solo nel 2003 c’era stato un picco, poichè durante il trofeo “Gorla”, (regata da Gargnano a Riva e ritorno), affondarono in un solo colpo 40 barche per un fortunale».Il comandante spiega anche una «novità» del 2007: «C’è stato un fortissimo incremento di presenze di turisti olandesi e belgi, i quali non hanno una grande conoscenza del lago di Garda e quindi non conoscono le zone dove ci sono le secche che sono pericolose. Così ci sono stati molti interventi, soprattutto di notte per recuperare imbarcazioni sulle secche, in particolare in prossimità dell’isola del Garda, alle secche dell’Altare e anche presso punta Grò, tra Lugana e Sirmione. Sono i punti più pericolosi perchè l’acqua è molto bassa e affiorano gli scogli». «La grande collaborazione con tutte le altre forze istituzionali, ha fatto si che non ci siano mai stati momenti di estrema criticità, poichè siamo riusciti a eseguire interventi di soccorso sempre immediati».Sulla stessa linea, i Vigili del fuoco di Bardolino, distaccamento del Comando di Verona. Il capo turno Giampaolo Carli, racconta l’estate 2007: «Siamo nella media di uscite dell’anno scorso: due al giorno. Quest’anno ci sono stati pochi temporali e di intensità minore e la nostra zona non è stati intaccata dagli incendi di sterpaglie, quando tutta Italia era in fiamme». Il distaccamento di Bardolino, è misto: svolge due servizi, quello a terra e quello nautico. È il primo distaccamento nautico d’Italia, partito in via sperimentale e divenuto definitivo nel 2001.«Gli interventi nautici», spiega Carli caposquadra, «vanno dal soccorso alla persona, al recupero di imbarcazioni e ricerca annegati col supporto dei sommozzatori: dal primo agosto fino al 15 settembre, abbiamo una squadra fissa di sub di Vicenza di stanza al distaccamento. Gli interventi a terra, si concentrano soprattutto negli incidenti stradali, incendi, fuga di gas, soccorso di persona per incendi in cucina, interventi per nidi di vespe in abitazione, soccorso animali. Quest’anno ci hanno chiamato un paio di volte per serpenti d’acqua entrati nelle case».In acqua le uscite più frequenti sono in soccorso ai surfisti. «Sono frequentissimi», sottolinea il capoturno, «escono, poi si alza il vento e non riescono a rientrare».Neanche il tempo di finire la frase che suona la campanella: è la chiamata per un surfista a Castelletto. poi subito altra chiamata per un catamarano sempre a Castelletto, bloccato al largo dal vento. Il lago, questa estate, se ne è stato calmo, ma non è da sottovalutare: quando si scatena sono rischi seri.

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