venerdì, Marzo 29, 2024
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Nel centenario della nascita di Nino Rota, che ricorre proprio quest’anno, la World Youth Orchestra diretta da Damiano Giuranna, si produrrà in un omaggio esclusivo al genio musicale di questo straordinario compositore. Nella cornice del Cortile della Rocca di Riva del Garda l’orchestra di giovani talenti suonerà le note delle colonne sonore che hanno contribuito a rendere mitico il cinema italiano nel mondo.

Omaggio a Nino Rota

La World Youth Orchestra, creata dal Maestro Damiano Giuranna che ne è anche il Direttore, è composta da cinquanta giovani musicisti scelti tra i migliori allievi dei Conservatori di tutto il mondo.  Il programma della serata prevede l’esecuzione, in apertura, del Concerto per Archi di Nino Rota. A seguire, la Suite Sinfonica tratta dall’indimenticabile colonna sonora del capolavoro di Federico Fellini “La strada”, per il quale Rota compose uno tra i temi più famosi nella storia del cinema mondiale. In conclusione, la World Youth Orchestra eseguirà la Sinfonia n°4 di Felix Mendelssohn Bartholdy, conosciuta come l’Italiana perché composta tra il 1829 e il 1831 durante un soggiorno italiano del suo autore.Una fresca pennellata che più che descrivere l’esuberanza dei colori e dei paesaggi italiani, rende percettibili quelle sensazioni, quegli entusiasmi, quel clima quasi esotico che così profondamente avevano avvinto lo spirito del giovane musicista. Si chiude così,  dunque, il primo weekend di quest’edizione 2011 del Festival, sempre nel segno della grande musica.   Biografia Nino Rota    “Lui sa che in un film la musica è solo un’apparizione marginale, qualcosa di secondario… da sottofondo”. Parola di Federico Fellini, che per oltre venticinque anni affidò le colonne sonore dei suoi film ad un musicista paziente, disponibile e, modesto. Nonostante un Oscar  per “Il Padrino” di Francis Ford Coppola, nonostante, da piccolo fosse stato un bambino prodigio e avesse scritto a soli undici anni la sua prima composizione. Nato a Milano il 3 dicembre 1911, da giovanissimo è allievo di Ildebrando Pizzetti e di Alfredo Casella. Trasferitosi a Roma, nel 1930 si diploma al Conservatorio di Santa Cecilia e contemporanemente frequenta la Facoltà di Lettere. Dopo una borsa di studio negli Stati Uniti, torna in Italia ed inizia l’attività concertistica come direttore d’orchestra, pianista e compositore. Insegnante e direttore di conservatori, nei primi anni ’40 scrive la sua prima colonna sonora (“Zazà”, Renato Castellani, 1942).  Da questo momento, anche se continuerà a firmare composizioni sinfoniche e da camera, musiche di scena, per il balletto e per opere teatrali, il suo nome avrà un posto d’onore nella storia del cinema e diventerà famoso grazie ai film di Federico Fellini. Storie in bianco e nero, come “I vitelloni” (1953) o “La strada” (1954), ma anche suggestive visioni colorate (“Fellini Satyricon”, 1969, o “Casanova”,1976). Un incontro felice.  Due grandi artisti, vicino ad un pianoforte, intenti a seguire le tracce di gelsomine, cabirie, sceicchi bianchi, marcelli, gradische, saraghine e clowns. Prediletto da Monicelli, Comencini, Petri, Damiani e Zeffirelli, “tradisce” ripetutamente Fellini con Luchino Visconti, regista raffinato ed esigente in fatto di musica, che lo sceglie per capolavori come “Rocco e i suoi fratell”i e “Il Gattopardo”. Autore versatile e prolifico, nel 1964 non disdegna di scrivere la partitura di un celebre sceneggiato televisivo,”Il giornalino di Gian Burrasca” (Lina Wertmüller). Cinquanta canzoni, la più celebre delle quali, “La pappa col pomodoro” portata al successo da Rita Pavone, mantiene per molto tempo il primo posto nella classifiche discografiche. Nel corso della sua prestigiosa carriera, prima dell’incontro con Coppola, collabora con registi stranieri, come King Vidor (“Guerra e pac”e, 1956) o Sergej Bondarcuk (“Waterloo”, 1970). L’ultima colonna sonora che scrive è ancora per un film italiano (“Ernesto”, Salvatore Samperi, 1979). Muore a Roma il 10 aprile 1979.   Damiano Giuranna   Vero figlio d’arte, Damiano Giuranna, fondatore della World Youth Orchestra, nasce a Roma il 10 luglio 1964. Inizia la sua carriera artistica diplomandosi in violino al Conservatorio “S. Cecilia” di Roma, con il massimo dei voti. La direzione d’orchestra è la sua passione, decide così di seguire questa strada attingendo ad esperienze e influssi di grandi direttori quali Sergiu Celibidache, Gianluigi Gelmetti e Bruno Giuranna. L’arte è un affare di famiglia. Il talento musicale di Damiano Giuranna segue le orme della nonna, Barbara Giuranna, classe 1899, famosa compositrice. Anche il nonno era uomo di musica (direttore d’orchestra, fu direttore artistico del San Carlo di Napoli) come pure lo zio Bruno, oggi violinista e direttore d’orchestra e didatta. Di pari passo con i notevoli successi ottenuti dirigendo l’Orchestra Regionale del Lazio, i Salzburger Chamber Soloist e l’Ensemble Arthmòs, il maestro Giuranna non ha mai smesso di proporre nuove idee e studiare progetti in cui le varie forme artistiche possano mescolarsi non solo con fini culturali, ma anche sociali. Nel maggio 1995, Giuranna presenta a Roma, presso il teatro Valle, la manifestazione “Musica per la Vita”, patrocinata da grandi nomi del mondo della scienza, dell’arte e delle istituzioni. Nel 1997, all’interno del progetto “L’Arte per la Vita, una Via al Giubileo del 2000”, il M° Giuranna dà vita alla manifestazione “L’Arte nel Sociale” con un programma che alterna brani musicali a poesie del Belli e della tradizione romanesca. Il progetto viene ripreso nel 1997, puntando l’attenzione sull’incontro tra le tre culture religiose monoteiste. Nasce così “Sacri Suoni, l’arte nel culto”, che porta in scena al Teatro Olimpico di Roma musiche della tradizione cristiana, ebraica e islamica. Nel 2001, Giuranna fonda la World Youth Orchestra, formata da giovani musicisti di tutto il mondo. Giuranna ne è presidente e direttore musicale. Nello stesso anno, crea a Roma il Festival Internazionale dei Giovani Musicisti, che si è imposto come uno dei più importanti eventi musicali europei. Nel luglio 2003, Giuranna ha ottenuto la medaglia e la Targa d’Argento del Presidente della Repubblica Italiana, riconoscimento destinato a personalità che si sono distinte per il loro impegno culturale e sociale. Il maestro si dedica anche alla composizione.   

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