venerdì, Aprile 19, 2024
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Commemorato nella chiesa di San Faustino uno dei protagonisti dell’epopea delle gare con idrovolanti

Onori a un mito dell’aviazione

Sono passati 76 anni dal 10 settembre 1932. Allora, un idrovololante color rosso fuoco, un Macchi Castoldi 72, pilotato dal tenente stanislao Castoldi si schiantò in località Saldàm a Torri del Benaco. Era il tempo della mitica coppa Schneider, per le gare di velocità riservate a idrovolanti da corsa, con la rivalità tra italiani e inglesi.A rievocare le imprese della Regia Aeronautica, ci ha pensato il Comitato Benemerenze del Garda con una messa nella chiesetta di San Faustino. Presenti rappresenta Aeronautica militare, Carabinieri, Polizia di Stato, Governo. A celebrarla, monsignor Maffeo Ducoli, vescovo emerito di Feltre e Belluno, e don Pietro Salvetti, cappellano dell’Aeronautica militare, in servizio al Terzo stormo di Villafranca.Tra i presenti il sottosegretario Aldo Brancher, il sindaco di Garda, Davide Bendinelli, l’assessore di Verona, Daniele Polato, il capitano dei carabinieri di Caprino, il questore di Verona ed esponenti di Alpini, Marina, Associazione combattenti e reduci.«Vogliamo restituire alla memoria», spiegato il presidente del Comitato Benemerenze, Stefano Nicotra, «il sacrificio del pilota Bellini». La commemorazione potrebbe tornare a essere annuale, come fino alla seconda Guerra mondiale. In chiesa, anche Emilia Zucchetti, «Milia», 105 anni: ha detto di ricordare bene quando, nel 1932, avvenne lo schianto.

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