venerdì, Aprile 19, 2024
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Tutto da rifare il bando di gara, perché la struttura sta per diventare centro di riferimento per la poliomielite. L’Ulss ora invita anche l’Università

Ospedale, stop ai nuovi gestori

Stop al bando di gestione e al partner privato per l’ospedale di Malcesine. A decretarlo è la delibera 217 della direzione generale dell’Ulss 22 di Bussolengo, adottata il 22 marzo in accordo con la Regione Veneto. La notizia bomba in realtà era nell’aria da qualche settimana e non coglie alla sprovvista né i medici dell’ospedale, né i sindaci e neppure i vertici dell’Aidm, l’associazione interregionale dei disabili motori. Già perché, pur essendo in apparenza una sconfitta, la scelta si dovrebbe trasformare in un’ occasione di serio rilancio della struttura. O almeno così sperano i primi cittadini, i disabili e la popolazione del nord del Garda.Questa decisione deriva da un fatto nuovo, anche se atteso da due anni: il decreto del ministero della Salute col quale si identifica Malcesine come «Centro di riferimento nazionale per lo studio e la cura degli esiti tardivi della poliomielite».In pratica, il 28 novembre scorso la Regione Veneto, su proposta dell’assessore alle politiche sanitarie Flavio Tosi, aveva chiesto al ministero di istituire a Malcesine tale centro. La delibera regionale derivava da una proposta dell’Ulss 22, a sua volta sollecitata dall’Aidm. Il sottosegretario Antonio Gaglione e il suo braccio destro, Claudio Giustozzi, oltre all’onorevole veronese Tiziana Valpiana, si erano impegnati a livello nazionale e prodigati per fare pressioni dirette sulla Turco, in modo da ottenere il via libera definitivo. I sindaci di Malcesine, Brenzone e Torri, nel frattempo, avevano sottoscritto una lettera di fuoco, redatta da Roberto Bassi, il presidente dell’Aidm, e indirizzata proprio al ministro. Nella lettera si prendeva posizione per «l’inaccettabile ritardo nel disbrigo della pratica» e si sollecitava «la risposta positiva in tempi brevi». La lettera era stata inviata per conoscenza anche a Flavio Tosi e quest’ultimo l’aveva protocollata personalmente al ministero, a fine gennaio. La risposta del ministro Turco è arrivata a metà febbraio. Ad oggi l’istituzione del Centro deve essere ratificata, prima di ritornare per la firma del ministro, dai presidenti delle Regioni in Conferenza Stato Regioni. «L’iter è ormai quasi concluso», spiega il direttore generale della Ulss 22, Renato Piccoli, «e questo ci obbliga a un cambiamento di rotta rispetto al bando di gestione. Finora infatti non è stato scelto nessun vincitore tra le ditte in gara». «Se oggetto del bando prima era la gestione dell’ospedale», prosegue Piccoli, «ora da gestire ci sarà il costituendo Centro per i poliomielitici». Secondo il direttore, «non è un modo per procrastinare l’assegnazione perché la volontà è di rilancio della struttura. Dobbiamo però conoscere gli input del ministero e regolarci di conseguenza».Di qui la decisione di sospendere il procedimento della selezione pubblica di socio privato fino alla conclusione dell’iter di costituzione del Centro di riferimento. Il periodo massimo di sospensione «Non potrà essere superiore a sei mesi», si legge nella delibera.Nelle premesse del documento si scrive: «La pubblica amministrazione si riserva la pubblicazione di un nuovo bando relativo a un nuovo programma di sperimentazione gestionale, quando l’istituzione del Centro venisse completata», e inoltre: «Si prospettano nuove soluzioni gestionali e finanziarie per la sperimentazione». Tradotto: si dovrà fare un bando che tenga però presente questo Centro, e ci dovranno essere nuovi servizi e una diversa, migliore gestione.«Ad esempio», prosegue Piccoli, «si potrebbe coinvolgere l’Università di Verona. Un Centro studi e cura presupporrà cambiamenti importanti per l’ospedale e noi, ricalibrando le prerogative dell’ospedale in funzione di questo, in accordo con l’Aidm vogliamo arrivare ad avere qualcosa di tecnicamente elevato».Quindi bocce ferme in attesaq del sì di Roma. Su questo punto interviene l’assessore Tosi: «Il documento di istituzione del Centro ha già ottenuto parere favorevole della Commissione salute, cioè dell’organismo formato dagli assessori regionali alla Sanità di tutta Italia nella Conferenza Stato-Regioni. Nei prossimi giorni il tutto approderà alla Conferenza Stato-Regioni, dove i presidenti esprimeranno il loro parere. Di solito questo è solo un organismo di ratifica, quindi credo che a breve il ministro Turco potrà firmare».Tosi aggiunge due impegni formali: «La Ragione sostiene il rilancio di Malcesine, chi gestirà la struttura dovrà riorganizzare l’ospedale secondo migliorie ulteriori rispetto a quanto previsto finora con il bando. In questo senso quindi lo stop è un segnale che darà risvolti positivi. Secondo, le modifiche le concorderemo con i sindaci del territorio e con l’Aidm».Soddisfatto Roberto Bassi: «Ringraziamo l’assessore per avere mantenuto gli impegni presi e l’Ulss per quanto stiamo facendo insieme. La sospensione del bando è propedeutica alla firma del ministro. Alla struttura serve un potenziamento delle divisioni esistenti, dei poliambulatori e del punto di primo intervento. Serve insomma un ospedale vero, che risponda alle necessità dei cittadini e alle esigenze di un Centro di studio e cura per i poliomielitici a carattere nazionale».

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