Domani incontro sul nuovo nosocomio tra azienda ospedaliera e le comunità montane. A Salò Bruno Faustini insiste: «Costruiamolo a Roè Volciano»

Ospedale, un summit istituzionale

26/03/2003 in Attualità
A Salò
Di Luca Delpozzo
s.z.

Domani il nuo­vo diret­tore gen­erale del­l’azien­da ospedaliera di Desen­zano Mau­ro Borel­li incon­tr­erà i pres­i­den­ti del­la Comu­nità mon­tana del­la Valle Sab­bia, Gian Anto­nio Girelli, e del­l’Al­to Gar­da, Bruno Faus­ti­ni, per ascoltare le loro indi­cazioni sul nuo­vo ospedale da porre a servizio delle due aree. E l’al­tra sera, in con­siglio comu­nale a Salò, si è dis­cus­so a lun­go del­la situ­azione san­i­taria del­la zona, sen­za giun­gere alla stesura di un doc­u­men­to uni­tario (se ne dovrebbe comunque ripar­lare). L’asses­sore regionale Car­lo Bor­sani ha dichiara­to di avere pre­vis­to uno stanzi­a­men­to di 826 mil­ioni di euro per la costruzione di sette noso­co­mi in Lom­bar­dia, tra cui quel­lo per Gar­da & Valle Sab­bia. «Non ho trova­to trac­cia di tale scelta in nes­sun doc­u­men­to. Dov’è che se ne par­la? — ha chiesto Rena­to Cobel­li, area Ppi, uno degli espo­nen­ti delle mino­ranze -. Al di là delle inter­viste rilas­ci­ate da Bor­sani, mi piac­erebbe poi sapere dove sono le risorse finanziarie. Res­ta il fat­to che l’ospedale di Salò in pas­sato ave­va 120 posti let­to, e ora è rimas­to con appe­na 56, che man­cano i pun­ti di pri­mo inter­ven­to, e la gente va a far­si curare a Bres­cia oppure a Riva o Rovere­to (chi abi­ta a Limone, Tremo­sine, eccetera). Anche noi dovrem­mo pren­dere in con­sid­er­azione azioni più for­ti». Vin­cen­zo Zam­bel­li, Ds: «In questi ulti­mi anni non si è fat­to nul­la. Nel­la pro­gram­mazione gli enti locali non con­tano più niente. Adesso deci­dono i diret­tori gen­er­ali e la Regione, che han­no dif­fi­coltà a gestire persi­no l’or­di­nario. Ci piac­erebbe sapere dove sono i sol­di per costru­ire sette nuovi ospedali. Invece Bor­sani dice a valsab­bi­ni e garde­sani: met­tete­vi d’ac­cor­do nel­l’in­di­vid­uare la local­ità (si è sem­pre par­la­to di Roè, ma ora c’è chi spinge per Mus­co­l­ine), poi ne ripar­lere­mo. Sarebbe meglio se mettesse a dis­po­sizione i quat­tri­ni. Sen­za dimen­ti­care che l’ac­cor­do con la Valle (per Roè) è salta­to. Le cose van­no sem­pre peg­gio. E intan­to si sman­tel­lano i servizi sul ter­ri­to­rio». Su posizioni com­ple­ta­mente diverse la mag­gio­ran­za. Il sin­da­co Giampi­etro Cipani ha riven­di­ca­to il «grande lavoro svolto. A pre­scindere dal fat­to che ci saran­no o no le risorse, siamo rius­ci­ti a rimet­tere sul tavo­lo l’ipote­si-Roè (per acu­ti, non come lun­gode­gen­ziario per la riabil­i­tazione), rein­seri­ta nel piano regionale tri­en­nale. Con­tin­uer­e­mo a perseguire questo obi­et­ti­vo con tena­cia e deter­mi­nazione». Bruno Faus­ti­ni ha infor­ma­to del­la cor­rispon­den­za inter­cor­sa col suo col­le­ga Girelli. «Il 14 mar­zo 2002 gli ho chiesto una riu­nione con­giun­ta di sin­daci. Lo scor­so 17 feb­braio l’ho sol­lecita­to. Atten­do anco­ra rispos­ta. È indis­pens­abile con­frontar­si. Il ris­chio è con­tin­uare a par­lar­si con inter­viste sui gior­nali. Un paio di anni fa ave­va­mo con­di­vi­so la col­lo­cazione a Roè, benchè i ter­reni rimasti di pro­pri­età del­l’azien­da ospedaliera di Desen­zano, dopo gli espro­pri effet­tuati in pas­sato, fos­sero a mac­chia di leop­ar­do. Ora noto rig­ur­gi­ti di cam­panil­is­mo e sono forte­mente pre­oc­cu­pa­to del­la situ­azione». Cobel­li ha pro­pos­to di con­cor­dare un ordine del giorno capace di un colpo d’ala. Ha sug­ger­i­to, nel­l’or­dine, di ver­i­fi­care l’ipote­si del poten­zi­a­men­to di Gavar­do, in alter­na­ti­va la fat­tibil­ità di Roè, da ulti­mo la ricon­ver­sione di Salò. Invi­tan­do altresì la Regione a indi­care con atti for­mali le risorse disponi­bili. E Zam­bel­li ha invi­ta­to la mag­gio­ran­za a porre un vin­co­lo sul­la des­ti­nazione del­l’at­tuale immo­bile (nes­suna pos­si­bil­ità di trasfor­mar­lo in res­i­dence), come fat­to a Gar­done Riv­iera per il San­ta Coro­na. Faus­ti­ni ha rib­a­di­to che «l’u­ni­ca trai­et­to­ria è costru­ire un nuo­vo ospedale a Roè, in posizione cen­trale rispet­to all’al­to Gar­da e alla Valle Sab­bia. Ogni altra soluzione è un pal­lia­ti­vo. Altrove (pen­so all’area Lona­to, Desen­zano, Leno, Maner­bio, Mon­tichiari) dispon­gono di un sac­co di pre­si­di. E noi?». Il sin­da­co Cipani si è pure alter­ato. «Non ci è mai venu­ta l’idea di mutare la des­ti­nazione del nos­tro vec­chio immo­bile, che dovrà rimanere aper­to finchè non sarà costru­ito il nuo­vo», ha grida­to. Era ormai notte fon­da, e la stesura del doc­u­men­to è sta­ta rin­vi­a­ta. E domani i due pres­i­den­ti delle Comu­nità mon­tane si recher­an­no da Borel­li.

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