giovedì, Aprile 18, 2024
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Questore di Fiume durante l’occupazione tedesca, salvò oltre 5.000 ebrei.
Morì a DachauChiusolo: «Leggi infami trasformavano in carnefici, lui rimase fermo»

Palatucci, il lungolago lo ricorda

«Era cosciente che sarebbe andato incontro a una morte sicura e per questo è un eroe»: Francesco Colucci, direttore interregionale della Polizia di Stato Lombardia-Emilia Romagna, ha ricordato così la figura di Giovanni Palatucci, cui ieri è stato intitolato il lungolago di Moniga alla presenza di numerose autorità e forze di polizia.Palatucci, ultimo questore di Fiume, durante il regime dittatoriale fascista e l’occupazione tedesca salvò dalla deportazione nei campi di concentramento oltre cinquemila ebrei. Nel 1944, dopo i sospetti dalla Gestapo, venne trasferito nel campo di sterminio di Dachau, dove nel febbraio del ’45, dopo quattro mesi di stenti e sevizie, venne sepolto in una fossa comune. «È una nobile figura – ha detto il sindaco di Moniga del Garda Lorella Lavo, aprendo commossa la cerimonia -: ha messo a repentaglio la propria vita per il rispetto del suo senso morale e garantire la vita delle persone».Il questore di Brescia Gaetano Chiusolo ha sottolineato come questo «Schindler» italiano sia un modello singolare e positivo: «Un eroe nostro, dell’intero paese e di chi svolge funzioni pubbliche. Ha anticipato i valori costituzionali di salvaguardia dei cittadini: con infamia le leggi spingevano a essere carnefici, ma lui è rimasto al suo posto con fermezza per salvare delle vite».Durante l’anno scolastico appena conclusosi, gli studenti delle scuole medie della Valtenesi hanno preparato dei lavori di approfondimento sulla sua vicenda umana, religiosa e professionale. Il dirigente scolastico Gianpaolo Comini, presentando questi lavori, ha sottolineato come questi siano «speranza di poter continuare alla formazione di una cultura civica».In tarda mattinata, tra una grande folla Don Giovanni Bertaiolo, parroco di Moniga del Garda, ha benedetto il cippo commemorante l’ultimo questore di Fiume, che disobbedì alle leggi razziali per salvare dai campi di concentramento migliaia di perseguitati. Il sindaco Lorella Lavo ha consegnato un libro sulla storia del paese e uno sulla Valtenesi alle autorità presenti e a monsignor Pietro Iotti, postulatore della canonizzazione del Beato Giovanni Palatucci e presidente dell’Associazione «Giovanni Palatucci».La giornata solenne si è conclusa, alla presenza di Alberto Cavalli, presidente della Provincia di Brescia, con l’intitolazione del lungolago di Moniga a Giovanni Palatucci che, come ricorda uno studente in un suo lavoro «è un eroe che ha salvato migliaia di persone e per questo rimarrà nella nostra vita. Quello che ha fatto, l’ha fatto senza essere ebreo e a rischio della sua vita».

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