giovedì, Aprile 18, 2024
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Dall'incontro tecnico fra rivani ed arcensi cominciano a disegnarsi le caratteristiche dell'impianto in comproprietà. Entro gennaio 2003 la variante al prg per l'intera area ex Rigotti

Palazzetto: 12 milioni per 3500 spettatori

Due sere di dibattito in consiglio comunale ed un incontro tecnico fra rivani ed arcensi, consentono ora di cominciare a prospettare le caratteristiche del palazzetto dello sport destinato a sorgere sull’area ex Rigotti a fianco della statale ed a cavallo del confine fra i due comuni limitrofi. I due uffici tecnici ed il coordinatore del progetto, ingegner Pellegrini, hanno avviato uno studio di prefattibilità dell’impianto. Le dimensioni del terreno di gioco dovranno essere come minimo di 44 per 24 metri, metratura prevista nella normativa provinciale anche per partite al massimo livello di pallamano e calcio a cinque. Le tribune fisse potranno ospitare 2500 spettatori; con una serie di tribune mobili posizionate al livello del terreno di giocop, la capienza sale a 3500. Sui parcheggi c’è incertezza. La normativa nazionale prevede 1 metro quadro di parcheggio per ogni spettatore, ed allora sarebbero 3500 metri quadri; ma la provincia prescrive 1 posto macchina ogni 3 spettatori, ed allora servirebbero quasi 1200 piazzole di sosta, più del doppio. E’ probabile che, arrivando i soldi da Trento, si debba scegliere l’opzione maggiormente restrittiva. L’accessibilità dell’area è garantita dalle due rotatorie previste nel progetto di circonvallazione ovest all’incrocio fra via sant’Andrea e via Santa Caterina e verso la metà di via sant’Andrea: entrata ed uscita potranno avvenire sempre utilizzando corsie sulla destra, evitando attraversamenti di carreggiata. Il costo oscilla fra i 10 ed i 12 milioni. L’incertezza deriva dall’area: se fosse necessario contrattare lo spostamento del Penny Market i costi sono destinati a salire. La proprietà del palazzetto sarà ripartita al 50% fra Riva ed Arco: sulla metà arcense la provincia interviene con l’80% di contributo a fondo perduto, mentre sulla metà rivana la percentuale scende al 75. Le spese non coperte da contributo provinciale saranno finanziate con quote identiche dai due comuni. La gestione, cui contribuiranno tutti i 12 comuni del C9 con quote proporzionali ai residenti, dovrà restare contenuta entro i 50 mila euro all’anno: ad incrementare le entrate contribuiranno bar, una tavola calda, un centro fitness. Peraltro, siccome la struttura potrà essere utilizzata per concerti -soprattutto nei mesi estivi quando i calendari sportivi prevedono pausa dei campionati- sarà necessario prevedere accanto all’impianto di riscaldamento anche quello di refrigerazione dell’aria. L’interramento dell’elettrodotto è ormai assicurato, per cui il traliccio che oggi invade il sedime non rappresenta alcun problema. Il letto del Bordellino sarà spostato per evitare di intubarlo. Durante la discussione in consiglio (i dati sono stati forniti dal vicesindaco Matteotti) Ivo Bombardelli ha proposto un ordine del giorno per vincolare l’amministrazione comunale rivana (con ovvio invito a quella arcense a fare lo stesso) a votare entro il 30 gennaio 2003 la variante al prg per cambiare l’attuale destinazione, agricola secondaria, dell’area ex Rigotti. La proposta è stata votata all’unanimità. Per Prati il voto favorevole rappresenta una prova di buona volontà nei confronti d’una maggioranza ancora incapace di prospettare l’esatta entità della spesa (i 2 milioni di euro di differenza sono legati al Penny Market, di cui si ignora il destino).

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