martedì, Aprile 23, 2024
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Prosegue la ristrutturazione della sede del Comune: stanziati 450 milioni Restauro a regola d’arte

Palazzo del Capitano: particolare cura al recupero di dipinti

Continua l’opera di recupero del Municipio di Salò, l’antico «Palazzo del Capitano», iniziato nel 1386 e rifatto nel 1560 e nel 1905. Il bilancio di previsione dell’anno 2001 (già presentato al Consiglio comunale, ma non ancora approvato) stanzia infatti quattrocentocinquanta milioni per proseguire l’intervento di manutenzione straordinaria del palazzo avviato nel 2000, che ha tra l’altro restituito la dovuta dignità allo scenografico «scalone d’onore», con lo splendido soffitto affrescato dal salodiano Angelo Landi (1879-1944) raffigurante la «Gloria della Magnifica Patria». Ora risulta necessario effettuare alcune opere di consolidamento, riqualificazione e razionalizzazione degli altri spazi di rappresentanza all’interno della sede municipale. «L’intervento – si legge nel riepilogo degli investimenti pubblici previsti per il 2001 – può essere suddiviso nelle seguenti fasi: consolidamento strutturale dello scalone sul lato ovest del palazzo; rifacimento del solaio dell’ufficio commercio; rifacimento della sala dei Provveditori; manutenzioni varie e segnaletica interna». Di particolare rilievo, la riqualificazione della Sala dei Provveditori, che dopo la recente decisione di utilizzare la Sala del Caminet-to di Palazzo Fantoni come sede provvisoria dal nasci-turo centro studi dedicato alla Repubblica Sociale Ita-liana, diverrà l’ambiente di riferimento per riunioni e iniziative pubbliche. L’Assessorato alla Cultura si è inoltre attivato per realizzare, naturalmente con il beneplacito della Soprintendenza ai Beni culturali, un progetto di restauro delle tavolette lignee nel salone dei Provveditori, nonché per intervenire sul recupero dei fregi pittorici che vi sono conservati. Il bilancio di previsione per il 2001 stanzia inoltre una ventina di milioni per il recupero di «opere culturali», in particolare per il restauro di dipinti e affreschi del Palazzo Comunale e di altri immobili pubblici. Particolarmente interessanti dal punto di vista artistico sono le opere presenti nella sala consiliare, decorata dal salodiano Giacomo Gentili e, nel soffitto a cassettoni e mensole con dorature e intagli, da Giovanni Andrea Bertanza. Il Bertanza, allievo di Palma il Giovane, dipinse il soffitto nel 1617. L’opera raffigura il «Cristo in gloria con i santi Marco e Angelo, l’angelo reggistemma e il Benaco». Nella stessa sala è conservato il busto di Gasparo da Salò (1540-1609), l’inventore o, più probabilmente il «perfezionatore», del violino. L’antico nome del Municipio salodiano, «Palazzo del Capitano», risale al periodo della dominazione veneziana. Nel 1334 fu eletto Maderno a capoluogo della Magnifica Patria (diverrà Salò nel 1377) e la Riviera si pose sotto la protezione di Venezia, che mise a capo del territorio un proprio provveditore, che dimorava a Salò e aveva anche funzione di «capitano della Riviera». Bongianni Gratarolo, nella celebre «Historia della Riviera di Salò», pubblicata postuma nel 1599, descrive così l’attuale municipio salodiano: «Nella piazza sono sopra alcuni portici soffolti da sette pilastri con sette colonne ioniche quadre, alcune sale dove si rauna un altro Consiglio particolare degli huomini di Salò, e dove si fa un Monte di Pietà che presta denari a poveri». Simone Bottura Prosegue la ristrutturazione della sede del Comune: stanziati 450 milioniRestauro a regola d’arte Palazzo del Capitano: particolare cura al recupero di dipinti e affreschi Il Palazzo comunale di Salò, sottoposto a un’operazione di restauro (foto Eden) SALÒ – Continua l’opera di recupero del Municipio di Salò, l’antico «Palazzo del Capitano», iniziato nel 1386 e rifatto nel 1560 e nel 1905. Il bilancio di previsione dell’anno 2001 (già presentato al Consiglio comunale, ma non ancora approvato) stanzia infatti quattrocentocinquanta milioni per proseguire l’intervento di manutenzione straordinaria del palazzo avviato nel 2000, che ha tra l’altro restituito la dovuta dignità allo scenografico «scalone d’onore», con lo splendido soffitto affrescato dal salodiano Angelo Landi (1879-1944) raffigurante la «Gloria della Magnifica Patria». Ora risulta necessario effettuare alcune opere di consolidamento, riqualificazione e razionalizzazione degli altri spazi di rappresentanza all’interno della sede municipale. «L’intervento – si legge nel riepilogo degli investimenti pubblici previsti per il 2001 – può essere suddiviso nelle seguenti fasi: consolidamento strutturale dello scalone sul lato ovest del palazzo; rifacimento del solaio dell’ufficio commercio; rifacimento della sala dei Provveditori; manutenzioni varie e segnaletica interna». Di particolare rilievo, la riqualificazione della Sala dei Provveditori, che dopo la recente decisione di utilizzare la Sala del Caminet-to di Palazzo Fantoni come sede provvisoria dal nasci-turo centro studi dedicato alla Repubblica Sociale Ita-liana, diverrà l’ambiente di riferimento per riunioni e iniziative pubbliche. L’Assessorato alla Cultura si è inoltre attivato per realizzare, naturalmente con il beneplacito della Soprintendenza ai Beni culturali, un progetto di restauro delle tavolette lignee nel salone dei Provveditori, nonché per intervenire sul recupero dei fregi pittorici che vi sono conservati. Il bilancio di previsione per il 2001 stanzia inoltre una ventina di milioni per il recupero di «opere culturali», in particolare per il restauro di dipinti e affreschi del Palazzo Comunale e di altri immobili pubblici. Particolarmente interessanti dal punto di vista artistico sono le opere presenti nella sala consiliare, decorata dal salodiano Giacomo Gentili e, nel soffitto a cassettoni e mensole con dorature e intagli, da Giovanni Andrea Bertanza. Il Bertanza, allievo di Palma il Giovane, dipinse il soffitto nel 1617. L’opera raffigura il «Cristo in gloria con i santi Marco e Angelo, l’angelo reggistemma e il Benaco». Nella stessa sala è conservato il busto di Gasparo da Salò (1540-1609), l’inventore o, più probabilmente il «perfezionatore», del violino. L’antico nome del Municipio salodiano, «Palazzo del Capitano», risale al periodo della dominazione veneziana. Nel 1334 fu eletto Maderno a capoluogo della Magnifica Patria (diverrà Salò nel 1377) e la Riviera si pose sotto la protezione di Venezia, che mise a capo del territorio un proprio provveditore, che dimorava a Salò e aveva anche funzione di «capitano della Riviera». Bongianni Gratarolo, nella celebre «Historia della Riviera di Salò», pubblicata postuma nel 1599, descrive così l’attuale municipio salodiano: «Nella piazza sono sopra alcuni portici soffolti da sette pilastri con sette colonne ioniche quadre, alcune sale dove si rauna un altro Consiglio particolare degli huomini di Salò, e dove si fa un Monte di Pietà che presta denari a poveri». Simone Bottura

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