venerdì, Aprile 19, 2024
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L’ultima riunione pubblica sancisce l’approvazione per il progetto avviato dal Comune insieme con l’Agsm

Pale eoliche benvenuteIl paese sposa il vento

Piace ai rivolesi il Parco eolico sul crinale del monte Mesa. L’ultima parola sul progetto definitivo, studiato dalla società di servizi scaligera Agsm per dare corpo al desiderio del Comune di produrre energia dal vento, spetta alla Regione, che entro 180 giorni a partire da marzo dovrà pronunciarsi con un sì o un no.Ma gli abitanti di Rivoli la loro, di parola, l’hanno già espressa chiaramente durante l’assemblea pubblica convocata a fine aprile dall’amministrazione e dall’azienda per presentare gli ultimi dettagli relativi all’impianto e agli aerogeneratori che andrebbero piazzati tra il capoluogo e Montalto di Gaium.Ben vengano dunque le cinque pale «cattura vento» alte 80 metri, in grado di produrre 20 milioni di kilowattora, purché in cambio ci siano vantaggi economici per la comunità. Gente pratica, da queste parti, pronta ad aprirsi alle possibilità energetiche del futuro, ma con i piedi ben piantanti a terra.All’assemblea, cui ha partecipato un pubblico numeroso e attento, non era la prima volta che la gente di Rivoli sentiva parlare di eolico: un’incontro c’era già stato lo scorso ottobre, in occasione del progetto preliminare di un’opera che magari cambierà il volto del territorio per sempre, ma rifornirà di energia rinnovabile e «pulita» tutte le case dei rivolesi facendoli risparmiare.«Per noi però è importante quantificare i vantaggi che potremmo trarre dall’impianto», ha detto Roberto Zambotto, rivolgendosi al sindaco Mirco Campagnari. «I rivolesi dovranno beneficiare di qualcosa in più rispetto a chi abita nei paesi limitrofi, dato che praticamente montiamo questi macchinari a casa nostra».E se rimangono ancora «top secret» le cifre esatte che il Comune ha stimato in termini di risparmio per le tasche dei cittadini, Campagnari non ha nascosto che le idee in questo senso ci sono: «Non posso ancora rendere pubbliche le stime che abbiamo messo nero su bianco», ha detto, «ma stiamo valutando come promesso agevolazioni dirette per i cittadini di Rivoli».Poi il sindaco ha lanciato un’idea: la costituzione di una società mista, a capitale pubblico e privato, per gestire il parco eolico una volta entrato a regime, «dando spazio a quei cittadini che credono nell’iniziativa e desiderano investire nelle energie rinnovabili a vantaggio del paese». Un suggerimento che più di qualcuno ha gradito, palesandogli a fine serata un certo interessamento.«Il senso profondo della nostra scelta non deve però ridursi ad aspetti meramente economici», ha poi aggiunto Campagnari. «Deve essere forte la consapevolezza e il desiderio di fare qualcosa in cui crediamo, per il futuro nostro e delle nuove generazioni». E in molti lo hanno applaudito, dimostrando un interesse che va oltre al denaro.L’importanza di investire nelle energie rinnovabili è stata sottolineata durante la serata dall’ingegner Marco Giusti, responsabile dei progetti eolici di Agsm. Giusti ha spiegato al pubblico i dettagli del progetto definitivo e l’iter che avvierà la Regione per approvarlo o rigettarlo.In caso positivo, come ha illustrato il geometra di Agsm Alberto Rizzi, ci vorrà un anno e mezzo per mettere in piedi tutto l’impianto; sei i mesi di cantiere per montare sul posto gli aerogeneratori, con disagi legati al passaggio di automezzi speciali lunghi più di 30 metri, per i quali sarà necessario ritoccare alcune curvature stradali. E poi ci saranno le piazzole per il montaggio sul monte Mesa, piccoli campi da calcio (40 metri per 35) che poi saranno ripristinate «in toto».Disagi che non hanno più di tanto colpito i rivolesi, convinti che un prezzo si debba pur pagare in nome del futuro.

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