Dopo sei anni di dominio incontrastato, la formazione di Polpenazze è stata costretta a cedere il titolo valtenesino. Spettacolare testa a testa, staccati Puegnago, Padenghe e Moniga
Palio delle botti, vince S. Felice
San Felice del Benaco ha vinto il Palio delle botti della Valtenesi, giunto all’undicesima edizione, iscrivendo per la prima volta il suo nome nell’albo d’oro, accanto a Manerba (’92), Puegnago (’93, ’94, ’95) e Polpenazze (sei volte consecutive, dal ’96 al 2001). Rimandata di una settimana a causa del maltempo che ha bersagliato in questi giorni l’area gardesana, la gara si è disputata domenica sera a San Felice, sulla distanza di quasi due chilometri e mezzo: l’anello di 1.200 metri, lungo via Zerneri, via Marconi (la Palada), via Zanardelli, viale Italia (la Montanera), andava affrontato due volte. I padroni di casa si sono preparati con serietà. Negli ultimi mesi, aiutati dai vigili urbani (che chiudevano provvisoriamente il traffico), hanno percorso il circuito decine e decine di volte. «Chi arrivava in automobile a un incrocio, doveva fermarsi dinanzi alla botte che sfrecciava», ha detto il vicesindaco Gianluigi Marsiletti, durante la premiazione. Ottenuto il tempo migliore nelle prove cronometrate e conquistata la pole position, Tiziano Bontempi (1961), Simone Maruelli (‘71), Franco Zilioli (’72), Fabio Musesti (’62) e Matteo Franceschini (’72), atleti del settore podistico, sono partiti in piena velocità, tallonati da Polpenazze che ancora una volta era il favorito d’obbligo. I campionissimi (Roberto Tonoli, ’69, Stefano Vezzola, ’70, Riccardo Colombo, ’76, Elio e Patrick Ferrari, il padre 46 anni, il figlio 20) hanno tenuto il passo, non mollando mai. Un testa a testa avvincente. Sul tratto in leggera discesa alla fine del primo giro, le botti delle due squadre hanno rischiato di toccarsi, provocando qualche brivido. San Felice ha respinto l’assalto, e proseguito al comando, terminando in 8’ 47″. Polpenazze ha chiuso a una manciata di secondi. Molto più staccati Puegnago (Giuseppe Delai, ’67, podista di buon livello, Marco Binetti, ’72, Fabio Salvetti, ’58, Gianbattista Bertazzi, ’60, e Piero Gavazzoli, ’61), Padenghe (Gianluca Bertoli, ’67, Walter Pavoni, ’63, Marco Barbieri, ’68, Bruno Guatta, ’58, e Piero Zanoni, ’61) e Moniga (Aurelio Micheli, ’63, Antonio Bruni, ’50, Cesare Papa, ’63, Mario Orioli, ’60, e Massimiliano Aderenti, ’67). Nel primo giro Moniga ha cozzato contro i muri della contrada, scivolando in coda, e facendosi superare da Puegnago che, nella seconda tornata, è risalito di un’altra posizione. Assenti Manerba e Soiano, gli altri due comuni della Valtenesi. Non ha invece gareggiato Erbusco. La compagine, abituata a correre il Palio in Franciacorta con botti panciute da 500 litri (e due soli concorrenti affiancati), rispetto ai 220 litri delle barrique della Valtenesi, pesanti appena 46 chili, nelle prove si era trovata a disagio, arrivando ultima. E l’altra sera non si è presentata al via. Le squadre, composte da cinque elementi, spingono la botte alternandosi, attenti a mantenerla sull’asfalto e a non spedirla fuori dal percorso. Al traguardo basta che ne arrivi almeno uno. Qualche transenna e un po’ di balle di paglia proteggono gli spettatori. L’organizzazione, curata dalla Polisportiva locale (presidente Fernando Franceschini), ha potuto contare sugli apripista Agostino Paterlini & Giulio Maruelli, con «Ronaldo Toldo» Glisenti a chiudere in motorino. Il via è stato stato alla chetichella. Proibito lo sparo con la pistola, e senza nemmeno il semaforo verde d gran premio automobilistico, si è usata la vecchia conta: 3–2‑1-alè. Sostenuta dal Lions Club, la competizione è diventata l’unica che coinvolge i comuni della zona. Al termine lo speaker, l’avvocato Raimondo Daldosso, ha consegnato i premi, offerti da alcune ditte. Il più ambito, il gonfalone, resterà a San Felice per un anno. Sarà rimesso in palio nell’estate 2003. La gara il prossimo anno si correrà a Moniga. In località Palude, nella zona dell’arrivo, la Polisportiva ha allestito lo stand con le specialità locali e il fritto misto di pesce di mare, che ha riscosso notevole successo. Peccato che la grandinata e il vento della settimana scorsa abbiano obbligato a diluire la manifestazione.