In consiglio si è discusso dei problemi delle frazioni. In centro esistono solo spazi a pagamento. Il Comune studia la possibilità di renderli gratuiti per i residenti
Parcheggi, novità in arrivo
La gran massa di persone accorse domenica sera a Salò, per il tradizionale spettacolo pirotecnico di fine agosto, ha finito per evidenziare la necessità di nuovi parcheggi. Molti si sono aggirati inutilmente tra le strade del centro storico cercando un posto auto. E i più hanno preferito tenersi al largo, parcheggiando sul ciglio della strada Tormini-Cunettone, sui tornanti delle Zette, lungo la litoranea che porta verso San Felice, sui pianori di Cisano, nella zona del porto di Portese: punti che consentono di avere un’ottima visuale sul golfo. Migliaia di spettatori con gli occhi rivolti ai salici colorati, alle stelle cadenti, alle luci e ai botti. Alle 23.30, quando la sarabanda è terminata, i vigili urbani hanno dovuto sgobbare per dipanare la matassa. I fuochi artificiali, il mercato del sabato e le manifestazioni serali, con nomi di richiamo rappresentano gli appuntamenti più caldi dell’intera stagione estiva. Ma l’eccezionale afflusso di turisti e di visitatori pone l’accento sulla mancanza di un adeguato numero di spazi, già carente nei momenti ordinari. Dell’argomento, sollevato dagli esponenti di minoranza Attilio Moretti e Alberto Comini, si è parlato proprio nell’ultima riunione del consiglio comunale. Moretti lo aveva inquadrato nei delicati rapporti tra il centro e le frazioni. Queste le sue osservazioni: «Gli abitanti di Villa, una località popolatasi in maniera notevole con la realizzazione negli ultimi anni di numerosi villaggi residenziali, ricorrono agli uffici postali e alle farmacie dei paesi vicini. E si organizzano anche per andare a fare la spesa nei supermercati dei dintorni. Rinunciano ad andare a Salò perchè non trovano un posto macchina. E, quando si riesce a individuarne uno, bisogna pagare il ticket». «Io credo — ha aggiunto — che si debba studiare una soluzione. Inoltre sarebbe importante che alcune manifestazioni estive si svolgessero nelle frazioni». Moretti ha quindi sottolineato la necessità di fornire maggiori informazioni ai cittadini della periferia, chiedendo informazioni sul completamento dei lavori nella zona artigianale al confine con il territorio di Puegnago, la creazione di alcuni marciapiedi e lo smaltimento delle acque nella conca di Valene. Comini ha sollevato il problema-parcheggi in sede di esame dei conti del municipio che, nel 2003, si sono chiusi con un avanzo di 926 mila euro. Ebbene, gli incassi dalle multe e dai parcometri hanno raggiunto la bella cifra di 615 mila euro. La strada fornisce insomma alle casse comunali introiti pari a circa un miliardo e 200 milioni di vecchie lire all’anno. Come dire: tre milioni e 300 mila lire al giorno. Anche su questa base, il consigliere della Margherita ha chiesto di modificare le tariffe dei parcheggi in modo che i residenti non paghino come la gente di fuori. Proprio per non scoraggiare gli abitanti delle frazioni a recarsi nel capoluogo. Il capogruppo di maggioranza, Bruno Faustini, di Forza Italia, ha risposto che «c’è allo studio un piano sosta per differenziare gli oneri. Non parlo di semplice riduzione, ma anche di assoluta gratuità in alcune zone». Al di là di alcuni vantaggi concessi in via Gasparo, via Oberdan o in piazzetta Sant’Antonio, nel centro storico esistono solo spazi a pagamento. Gli unici gratuiti si trovano all’esterno: nel piazzale Martiri della Libertà, dove il sabato si svolge il mercato (ma con l’inizio dei lavori nell’ex calzaturificio vetture e pullman dovranno sgomberare), a fianco della casa di riposo, nell’area delle piscine e degli impianti sportivi. Ma l’obiettivo più importante da raggiungere è l’ampliamento del numero dei posti auto. Il sindaco Gianpiero Cipani ripete che le soluzioni sono già state individuate. «In piazzale Martiri verrà costruito il parcheggio sotterraneo — dice -, e gli attuali 300 posti raddoppieranno. Altri 200 sotto la piazza Leonardo da Vinci, seppure pertinenziali, a servizio degli appartamenti nell’ex casa di riposo e del complesso Gasparo. Infine il discorso del project financing riguardante l’ex collegio civico».
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