giovedì, Aprile 18, 2024
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Da Trento la certezza del finanziamento: via Pilati decolla

Parcheggio: 10 miliardi «liberati»

I soldi, circa dieci miliardi, ci sono ancora. E grazie ad una verifica finalmente puntuale degli uffici provinciali che sovrintendono i lavori pubblici degli enti locali, a giorni saranno quantificati esattamente. Non solo: il Comune di Riva potrà anche sapere le esatte modalità attraverso le quali questa bella montagna di denaro si trasferirà dalle casse provinciali a quelle del Municipio.I dieci miliardi fanno parte di quel grande stanziamento che lo Stato (quand’era ministro Tognoli, una vita fa) aveva destinato ai Comuni che volevano dotarsi di nuovi parcheggi. Riva – con il suo progetto per l’interrato in via Pilati – era stata una delle municipalità che si erano viste accogliere la domanda. Ma da allora ben poco si era mosso. Tanto che, a mettere il sale sulla coda tanto al Comune che alla Provincia, era arrivata, la scorsa primavera, una lettera della Corte dei Conti. Perchè non spendete quel denaro? Cosa aspettate? Sembrava quasi la minaccia che lo Stato potesse riprendersi i soldi non spesi, quella lettera. E così tutti si sono dati una mossa. Sia in Provincia, dove i soldi erano quasi dimenticati; sia in Comune dove – ironia della sorte – si correva il rischio di perdere il finanziamento proprio mentre, con la scelta di una società mista (l’Alto Garda Parcheggi) s’era finalmente scelto come procedere per la costruzione del parcheggio interrato. Al termine di una serie di incontri sull’asse Riva-Trento, ora la situazione è del tutto chiara, almeno finanziariamente. Ecco perchè il sindaco Malossini nella prossima riunione del consiglio comunale (il 12 o 13 ottobre) potrà fare una relazione completa sul programma parcheggi. Gliel’ aveva chiesta la minoranza, preoccupata per l’impasse degli ultimi mesi. In quell’occasione il sindaco – che ha seguito la pratica con l’assessore Pietro Matteotti – annuncerà anche che la costituzione della Alto Garda Parcheggi è ormai al traguardo. Il partner – la cosiddetta società Milano-Parigi – ha dato l’okay allo statuto. Con il piano finanziario delineato, ora si tratta solo di aggiungere i patti «parasociali»: cioè l’impegno a mettere davanti a tutto la costruzione del parcheggio e non (come a qualcuno sarebbe piaciuto) la diffusione a macchia d’olio dei parcometri.

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