Sirmione dice basta all’ormeggio selvaggio dei turisti nel periodo estivo dando il via ai lavori per la realizzazione di un nuovo attracco sul lungolago Diaz, destinato a quanti desiderano lasciare la propria imbarcazione nel porto per qualche ora.La vera novità sta nel pagamento del servizio. Saranno infatti collocati dei dispositivi simili a quelli utilizzati per il pagamento automatico dei parcheggi delle autovetture e la tariffa sarà a tempo. Resta ancora da fissare il costo del servizio. Si tratta di un progetto del costo di 25mila euro sostenuto per 13mila euro dal Comune e per i restanti 12mila dalla Regione Lombardia. L’approdo sarà lungo sedici metri in parallelo alla banchina e sarà dotato di otto boe che consentiranno alle barche fino a 13 metri di lunghezza, di attraccare in perpendicolare. I lavori si concluderanno a metà luglio.«L’esigenza nasce dal fatto che d’estate i turisti ormeggiano le proprie imbarcazioni in maniera selvaggia – spiega Luca Azzoni, consigliere comunale delegato ai porti e al demanio -. Il nuovo attracco in costruzione permetterà di lasciare la propria imbarcazione per quanto tempo si desidera, senza però andare ad occupare abusivamente i posti già assegnati».Quello di Sirmione è il primo parcheggio a pagamento per motoscafi e gommoni. L’elevato numero di imbarcazioni che cavalcano le acque nei dintorni della penisola ha reso obbligatorio il contributo economico, permettendo così una certa rotazione.Il fascino di fare due passi a Sirmione dopo aver «parcheggiato» la propria imbarcazione per qualche ora attrae molti visitatori. I settanta posti a disposizione del porto del centro storico sono appena sufficienti per coprire le richieste dei residenti e dei turisti affezionati che ricevono ogni anno il permesso.«Ogni giorno sono circa otto le segnalazioni di occupazione abusiva degli attracchi – precisa Azzoni -, senza contare quelli che non trovano un ormeggio e se ne vanno. D’estate ogni giorno entrano fino a 50 barche, delle quali almeno una decina vorrebbe fermarsi. Il continuo via vai di motoscafi ci ha inoltre costretto a vietare la navigazione all’interno del porto castello. Questo divieto trova dunque una risposta nel progetto dell’attracco a pagamento, una valida alternativa a chi non vuole perdersi la passeggiata nel centro storico».