Lavori in piazzale Boldini fino a giugno 2002, problemi per i bus. Si eliminano le barriere, cantiere anche in centro
Parcheggio, disagi in vista
Gargnano si appresta a cambiare aspetto, con l’esecuzione di lavori programmati da tempo, nel capoluogo, e non solo, che iniziano in questi giorni. Interventi che, in qualche caso, non mancheranno di sollevare polemiche nuove o di rispolverarne di già conosciute. La novità principale riguarda il parcheggio multipiano che verrà costruito in piazzale Boldini, quello dove fermano i bus. Le ruspe saranno all’opera lunedì 8 ottobre. Inevitabile qualche scompenso per i pullman del servizio pubblico e per quelli privati che, per girarsi, non potranno più fare affidamento sulla rotonda attuale. Dovranno proseguire verso nord, fino all’altezza dell’albergo «Meandro» e compiere lì la manovra, possibile per i mezzi fino a 12 metri di lunghezza. Di conseguenza, cesserà di fare servizio l’autobus doppio, usato soprattutto dagli studenti. Nessuna variazione per i viaggiatori: dovranno attendere al solito posto, in piazzale Boldini. Appare scontato qualche intasamento quando più di un bus sarà fermo in sosta (sulla Gardesana) o in attesa di partire. «Il nuovo parcheggio prevede 66 posti-auto e il progetto lascia aperte prospettive di ampliamento fino all’ex Oleificio — spiega il sindaco Marcello Festa -. Verrà sbancata la rotonda, ricavandovi due piani. Il progetto, di Stefano Molgora, prevede due scivoli per l’entrata e l’uscita perpendicolari alla strada statale. «A lavori ultimati (giugno 2002), la superficie del piazzale tornerà come adesso e ai bus sarà restituita la possibilità di fare manovra. Nel piano parcheggi del Comune, questo è il primo tassello, visto che stiamo pensando a un’altra area di sosta alle spalle del parco pubblico Fontanelle. Ma ci vorrà parecchio tempo». Il costo del parcheggio di Piazzale Boldini? Un miliardo e 400 milioni, con un mutuo ventennale. Quasi contemporaneamente ai lavori per la realizzazione del parcheggio inizieranno (il 15 ottobre) quelli per l’abbattimento delle barriere architettoniche nel centro storico, opera progettata da Francesco Magri e decisa da tempo. Non mancano le perplessità: per il costo (430 milioni complessivi) e per l’effettivo risultato (qualcuno sostiene si tratti soprattutto di arredo urbano). «Inizieremo con il primo lotto — prosegue il sindaco — partendo dal negozio di calzature fino all’Università. Metteremo mano al marciapiede, rifacendolo in pietra rossa di Verona, della dimensione a norma (m. 1,20) in modo che passino contemporaneamente una carrozzina e un pedone». Non sono previste interruzioni al transito, se non occasionali, e verrà realizzato un marciapiede (oggi non c’è) in via XXIV Maggio, tra l’incrocio con via Primo Adami e l’Università. «L’occasione sarà buona anche per considerare la situazione delle vasche di decantazione che si trovano in piazza. Stiamo approfondendo la possibilità di far confluire le acque reflue direttamente nella tubatura del Consorzio Garda Uno». La conclusione dei lavori è prevista per la prossima estate, ma i tempi potrebbero essere anticipati di parecchio. Qualche altro lavoro è previsto nelle frazioni. A Formaga si proseguirà con il rifacimento della stradina che passa in mezzo al paese, pavimentando fino alla chiesetta e rifacendo le reti tecnologiche e fognature, per un centinaio di milioni di spesa. Si inizia il 15 ottobre e si dovrà concludere entro Natale. Nella frazione di Villavetro, invece, verrà approntato un piccolo parcheggio (lavori a inizio novembre), in prossimità della curva. Vi troveranno posto 11 vetture. Sorgono, però, dubbi sui rischi connessi all’uscita dall’area di sosta. «Non è il massimo delle soluzioni, ma provvederemo con opportuna segnaletica. Senza contare che, in questo modo, la strada resterà libera», conclude il sindaco. Pavimentazione di Formaga e parcheggio di Villavetro sono stati progettati dall’Ufficio tecnico.