venerdì, Aprile 19, 2024
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La passione per i velieri…in miniatura!

Una malattia devastante lo fa smettere di lavorare e ritorna a vivere grazie all’antica passione: il modellismo. Da cameriere a chef, oggi uno dei più amati “costruttori” di modelli di imbarcazioni di ogni tipo, con preferenza verso i velieri e le imbarcazioni della flotta da guerra francese.

Sante Stocco, rodigino di nascita ma lacisiense di adozione, classe 1943, da più di sei anni, ogni giorno, con certosina passione, un pochino alla volta, realizza autentiche meraviglie. Il suo tavolo da tavolo è piccolissimo, prevalentemente collocato sulla  sua terrazza, per respirare meglio l’aria di cui ha tanto bisogno dopo l’intervento chirurgico che lo ha colpito, ma ricchissimo di attrezzi, colle, colori, legni, cartoncini e grandi disegni di grandi navi che lui realizza magistralmente in miniatura.

Ora sta lavorando alacremente per finire per un caro amico che glielo ha commissionato “el barcon del lago”, la grossa barca che solca le acque del lago da diversi anni e che è conosciuta con il nome di San Nicolò.

“Ho cominciato per occupare il tempo dopo l’intervento e la malattia, circa sei anni fa – spiega Sante Stocco – ed ho ripreso una vecchia passione iniziata quando avevo 18 anni, in ospedale a Rovigo dove ero in cura per la TBC. Alcune aziende lombarde ci portavano cascami di legno, radica, bachelite. E noi per passare il tempo della lunga giornata, fra una cura e l’altra, realizzavamo dei modellini di aereo, di nave, dei soprammobili. E la passione non è mai venuta meno.”

Sante Stocco è giunto a Lazise, orfano sia di padre che di madre, all’età di venti anni. Era l’anno 1964.

“Sono arrivato all’hotel Casa Mia, dalla famiglia Marsigli – sottolinea ancora commosso – su presentazione di amici. Sono stato accolto come un figlio. Ho lavorato da loro come cameriere. Mi sono specializzato cuoco e sono diventato un chef di buona qualità. Devo a loro una grandissima riconoscenza.”

Per beffa del destino, proprio a causa della malattia in giovane età non ha mai compiuto il servizio militare. Non conosce quindi la Marina. Ma con la Marina ci convive da più di 44 anni avendola sposata. “E’ si è proprio vero – conclude Stocco – perché Marina è il nome di mia moglie. Era destino!”

“La passione con cui realizza ogni modello è massima – dichiara Giovanni Olivetti, presidente dell’associazione marinai di Lazise – e noi lo abbiamo adottato volentieri. E’ davvero uno di noi. E tutti i suoi modelli, quelli che gli sono rimasti, perché molti li ha regalati, saranno esposti alla nostra mostra che si terrà alla ex biblioteca dall’ 11 ottobre in poi. E’ un atto dovuto ad un genio che lavora in silenzio.”

Sergio Bazerla

Sante Stocco al lavoro

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