venerdì, Marzo 29, 2024
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L’allarme lanciato dalle due donne che si occupano di un centinaio di felini. Dopo la minaccia di sfratto, l’appello è stato raccolto anche fuori provincia

Pensionato per gatti, cresce la solidarietà

Non ci sono grandi novità da registrare ma solo qualche incoraggiante interessamento. La vicenda della «colonia dei gatti» situata al confine tra San Martino della Battaglia e Sirmione, su cui pende, secondo la denuncia fatta dalla signora Lia Lo Bracco, titolare di un laboratorio di toelettatura per animali alla Brema di Sirmione e dalla responsabile dell’associazione Raf, il pericolo di uno sfratto da parte della proprietà del terreno agricolo, sta raccogliendo la solidarietà di alcune persone che risiedono anche fuori dalla nostra provincia. L’appello lanciato dalla due donne pare sia stato raccolto da alcuni «blog» e, da questi, rilanciati su internet. Perché oltre alla colonia, abitata da oltre cento felini, amorevolmente assistiti da Lia e Isabelle e dalle altre volontarie, ci sono almeno un’altra settantina di gatti, che gravitano attorno al negozio ed all’abitazione delle sorelle Lo Bracco a Sirmione. Da più di vent’anni i felini vengono ospitati dal pensionato per animali a quattro zampe, scambiato purtroppo troppo spesso in un «gattile». Malgrado l’opera di sterilizzazione, infatti, gli abbandoni continuano incessantemente. Dai Comuni vicini, ha detto ancora la signora Lia, non si sono visti ancora contributi, nemmeno una telefonata, una rassicurazione. Sembra quasi che del problema tutti se ne infischino, quando basterebbero poche migliaia di euro per raddrizzare una situazione in parte compromessa. La Raf e le sorelle Lo Bracco spendono molte centinaia di euro tutti i mesi (cibo, cure, vaccinazioni) per la popolazione felina sirmionese e, in parte, di Desenzano. Ma è lo spettro di uno sfratto dal terreno agricolo di San Martino che agita i sonni delle volontarie e di quanti hanno a cuore la sopravvivenza della colonia. Perché è impensabile poter trasferire oltre cento mici quasi fossero un pacco postale, con l’obiettivo di riaprire magari la struttura a chilometri di distanza. La soluzione migliore sarebbe, pertanto, di individuare un terreno limitrofo a quello attualmente occupato da un paio di vecchi container, tra l’altro in condizioni discutibili. Per fornire aiuti intanto si possono spedire contributi a Lia Lo Bracco, via Divisione Acqui 29, 25010 Colombare di Sirmione (tel. 030.9904139 o 330.603594).

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