giovedì, Aprile 25, 2024
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Dal Comitato Monte Oro la proposta di ridiscendere dallo Sperone

Per Limone basta raddoppiare l’Agnese

Semplice come l’uovo di Colombo, rapido da realizzare, economicamente vantaggioso: il comitato Monte Oro lancia la proposta d’una inedita soluzione definitiva per il collegamento fra Riva e Limone, consistente nel proseguire dritto in direzione sud, e stavolta in discesa, il tunnel dell’Agnese fino a congiungersi poco a nord dei primi alberghi con l’attuale Occidentale. Le considerazioni di opportunità proposte e sostenute dal comitato partono dalla constatazione che tutti gli interventi finora realizzati sono serviti semplicemente per tamponare le emergenze che anno dopo anno si sono ripresentate.E’ vero che l’ultimo tunnel rappresenta una risposta definitiva, ma fino allo Sperone: di lì in giù – anche se cambia la provincia e quindi la competenza gestionale – certezze non ce ne sono. D’altro canto le presenze turistiche di Limone, che sommano annualmente ad 1 milione e 300 mila, richiedono garanzie: «l’economia non può essere condizionata dall’apertura della strada». La prosecuzione del tunnel dell’Agnese, dal punto in cui sbuca nella valle dello Sperone fino a Limone, avrebbe uno sviluppo di 4,3 chilometri, il costo può essere preventivato in 120 miliardi (il solo chilometro del tunnel Casagrande ne costa una settantina), i tempi di realizzaione potrebbero essere contenuti in due anni ed i lavori non comporteranno nessuna interruzione del traffico sulla Gardesana. E’ vero che con la normativa attuale sulla sicurezza del traffico già il tunnel dell’Agnese è fuori norma: troppo lungo, con i suoi 3,6 chilometri, per uno sviluppo a canna unica con doppio senso di marcia. Il comitato Monte Oro ha previsto l’osservazione: «per ragioni di sicurezza esso potrà essere usato a senso unico, ma in presenza di eventi eccezionali sulla Gardesana Occidentale potrà essere usato in entrambi i sensi di marcia. Per i veicoli pesanti sarà obbligatorio il transito nel tunnel in direzione sud: l’attuale Gardesana verrebbe riservata ai fini prettamente turistici e locali». Questo significa che i pullman, turistici e di linea, diretti a Limone salirebbero nella valle dello Sperone per ridiscendere poi verso la destinazione d’arrivo, mentre quelli diretti a nord continuerebbero a transitare sulla Gardesana, assieme a tutto il resto del traffico leggero. «I tempi di percorrenza, secondo le valutazioni del comitato, nei periodi estivi di massimo afflusso passerebbero dagli attuali 47 a soli 7 minuti. E poichè l’inquinamento è proporzionale alla durata del percorso, si avrebbe una riduzione dei gas di scarico di oltre 6 volte». Chissà che ne pensano l’ingegner Tiso e l’assessore Muraro, d’una simile inedita proposta.

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