giovedì, Aprile 25, 2024
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Il sindaco Chincarini deluso dal parere della Soprintendenza regionale: «C’è bisogno di quei posti auto interrati». Venezia non dà parere favorevole per la presenza del sito archeologico

Piazza d’Armi, no al parcheggio

Venezia non da parere favorevole alla realizzazione del parcheggio sotterraneo in piazza Ferdinando di Savoia, per tutti piazza d’Armi, nella parte che ospita i reperti di epoca romana e scaligera. Diversa la posizione sulla restante porzione dell’area, quella un tempo occupata dal canale che separava l’abitato civile dalla Rocca militare. Qui la Soprintendenza configura «la possibilità di un parere favorevole in linea di massima alla realizzazione« ma precisa la lettera firmata dal direttore regionale Pasquale Bruno Manara, «non si può tuttavia negare il forte impatto che la costruzione avrebbe nei confronti di una piazza storica (peraltro bisognosa di un auspicabile intervento di recupero) e degli edifici monumentali che in essa insistono. A ciò si aggiunga il fatto che ancora non si conoscono, in assenza di saggi opportuni, i limiti effettivi tra il vecchio canale e il corpo della rocca e che nulla è dato sapere circa il rapporto più o meno diretto che si verrebbe creare tra quest’ultima e la struttura del garage». Il risultato dell’analisi porta Venezia a ritenere «di dover sospendere l’espressione del parere di competenza in relazione alla fattibilità dell’opera nell’area descritta, in attesa che vengano accertate con specifiche indagini la profondità del letto del canale e la sua effettiva estensione verso la rocca; soltanto in tal modo sarà possibile elaborare un progetto che veda esclusa una qualsiasi forma di impatto negativo tra la nuova opera e il complesso della rocca, nonché con gli altri edifici monumentali della piazza e che preveda, comunque, anche preliminari di adeguata riqualificazione dell’intera area». «Si invita, infine, codesta amministrazione», conclude Manara, «proprio in considerazione delle numerose difficoltà a valutare sin d’ora l’ipotesi di individuare una nuova area edificabile che non presenti i numerosi problemi di tutela archeologica e monumentale che caratterizzano la piazza storica». «Mi sembra un bel modo per non decidere nulla; mi spiace che non ci sia il coraggio di dire né si né no», commenta il sindaco Umberto Chincarini, «noi abbiamo, però, la necessità di andare avanti, a maggior ragione per far sì che la gente possa ammirare quanto c’è nella piazza. Ma ci muoviamo in una situazione in cui a Verona non è ancora stato nominato il nuovo Sovrintendete e Venezia non esprime chiaro parere favorevole o contrario ma, in compenso, ci invita ad una diversa soluzione». Chincarini difende l’idea del parcheggio interrato – contro il quale è nato un comitato civico, sono state raccolte firme e gli onorevoli Fogliardi e Realacci hanno presentato un’interrogazione al ministro Rutelli – e la procedura portata avanti dal suo Comune. «Abbiamo fatto, credo, una cosa nuova, facendo prima le indagini per sapere cosa c’era sotto la piazza e come ci si poteva muovere. Se l’atteggiamento delle Soprintendenze è questo, è difficile confrontarsi. D’altronde non è un caso se stiamo aspettando dal 20 dicembre una risposta dalla Soprintendenza di Verona per la demolizione della recinzione della caserma XXX Maggio, l’ex carcere militare». Da Venezia sono arrivate, però, anche alcune importanti conferme. «Innanzitutto si ribadisce la correttezza dell’operato del Comune; e poi si parla della necessità di riqualificare la piazza: ma come possiamo farlo? Soffriamo dell’assenza della Sovrintendenza di Verona e di alcune interferenze. Sistemare piazza d’Armi non si può fare senza iniziare a ragionare sulle possibili soluzioni». «Noi siamo pronti a farlo», conclude Umberto Chincarini, «stiamo solo aspettando di capire con chi».

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