venerdì, Aprile 19, 2024
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Inaugurato il restauro del grande spazio di Ca’ del Rì, che ha cambiato nome per rendere onore ai militari italiani

Piazza in memoria di Nassiriya. Una targa ricorda i caduti

Giornata storica per l’amministrazione comunale, che ha voluto imprimere nel cuore di Affi la memoria ai militari che hanno perso la vita a Nassiriya. È stata infatti inaugurata, sabato mattina, la ristrutturazione della vecchia piazza Ca’ del Rì, ora divenuta Piazza caduti in Nassiriya, con targa dedicata. L’emozione ha tracciato la manifestazione, tanti occhi lucidi hanno seguito le note della fanfara dei carabinieri, l’inno nazionale accompagnato dalle voci dei bambini delle elementari che sventolavano bandierine tricolore. La cerimonia è iniziata alle 10,30 con la messa in parrocchiale, officiata da monsignor Antonio Cameran, cappellano militare della Regione Veneto, concelebrata dal parroco di Affi, don Carlo Castagnedi. Alle 11,30, si è formato un corteo, che dapprima si è recato all’attiguo monumento ai caduti, dove è stata deposta una corona, e poi è proseguito fino alla nuova piazza, ricostruita con una lunga fontana che arreda il marciapiede di via Ca’ del Rì e divide il grande spazio polifunzionale della piazza riservato a parcheggio, ma anche ad area spettacoli, infatti sul lato opposto si trovano tre grandi gradinate che fungono da arena, con alle spalle il parco giochi e il campetto di calcio. Moltissimi cittadini hanno seguito la cerimonia e si sono commossi dinnanzi al ricordo degli eventi e al dolore dei familiari delle vittime di Nassiriya. In prima fila, con le autorità, erano presenti la mamma Anita e il fratello Giuseppe del sottotenente dei carabinieri Enrico Frassanito, i genitori Enzo e Lucia del militare Matteo Vanzan, la vedova Alessandra del maresciallo Filippo Merlino. Presente anche l’appuntato Ferruccio Cobelli, che ha partecipato al contingente italiano in Iraq. In rappresentanza delle forze militari, il comandante provinciale dei carabinieri, George Di Pauli, il comandante della Compagnia di Caprino, capitano Carmelo Graci. Al fianco il Procuratore militare della Repubblica di Verona, Bartolomeo Costantini e il Procuratore della Repubblica di Verona, Guido Papalia, il vice prefetto Canero, il presidente dell’associazione nazionale carabinieri, Lino Ginesi, l’onorevole Ettore Peretti, l’assessore provinciale Laura Poggi, il presidente della comunità del Garda, Aventino Frau e tanti rappresentanti delle forze territoriali, associazioni locali e sindaci. Il primo cittadino Roberto Bonometti, sostenuto da Carla De Beni, che nel suo ultimo mandato di sindaco iniziò i lavori alla piazza, ha spiegato: «Oggi in molti si chiedono perché abbiamo intitolato la piazza ai caduti di Nassiriya. La risposta è semplice: perché erano militari che sentivano un dovere e noi li vogliamo ricordare perché erano uomini e sostenitori di chi difende la democrazia. Ci sono presenti alcuni parenti delle vittime, a loro vogliamo esprimere tutta la nostra vicinanza: il loro valore e il loro coraggio non saranno dimenticati». L’onorevole Peretti ha sottolineato la grande sensibilità dell’amministrazione di Affi nel dedicare la piazza ai martiri di Nassiriya. L’assessore provinciale Poggi ha aggiunto: «Sono emozionata per la piazza dedicata nel mio paese. Questo ha il valore della memoria, i fatti passano, le piazze restano, dedicarla ai caduti è un segno che resterà nel ricordo di tutti». Il fratello di Enrico Frassanito, Giuseppe, intervenuto a margine della cerimonia ufficiale, ha detto: «La piazza è molto bella e questa intitolazione è l’ennesima riprova dell’affetto della gente nei confronti dei caduti e di mio fratello. Mi fa moltissimo piacere la partecipazione della gente e la vicinanza che è notevolissima. In questi giorni ho ricevuto anche una e-mail che mi segnala un sito, dove hanno già aderito 110 mila persone, per sottoscrivere una petizione di richiesta perché venga dedicata una piazza a Verona a mio fratello Enrico, che lui considerava la sua città. Sono manifestazioni di affetto che apprezziamo tantissimo e che non ci aspettevamo così intense». La cerimonia si è conclusa con la benedizione della piazza e della targa ricordo e con la deposizione della corona alla memoria. L’amministrazione ha poi offerto un rinfresco a tutti i presenti.

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