Tremila fans per la rassegna arcense e agganci europei
Piccola capitale dei burattini
Sono stati circa 3000 gli spettatori che recentemente hanno preso parte ai vari spettacoli della rassegna “Arco Burattini” allestita, come accade ormai da cinque anni a questa parte, dal Comune di Arco in collaborazione con l’Associazione Teatrale Iride. Un successo che è andato oltre più ogni rosea aspettativa, come ha avuto modo di constatare l’assessore alla cultura arcense Ruggero Morandi, tra gli artefici della manifestazione. “Arco Burattini” costituisce un appuntamento culturale del tutto originale che ha incontrato i favori del pubblico e che è cresciuto nel tempo sia per qualità che per partecipazione di pubblico. Nonostante la pioggia abbia sovente creato qualche grattacapo agli organizzatori. A tal punto che alcuni spettacoli hanno dovuto trasferirsi all’interno delle palestre. Il programma della rassegna ha offerto spettacoli di qualità, un’ampia e varia gamma di tecniche teatrali stimolanti nella loro varietà di generi e registri espressivi, confermandosi come una raffinata vetrina del teatro di animazione internazionale. Molte le compagnie intervenute. Dalla messicana Compagnia Brujerias de Papel a quella ceca Karromato ai tedeschi Tèarticolo agli svizzeri del Teatro dei Fauni. Inoltre è stato presentato anche il tradizionale teatro di burattini, come quello di Pierpaolo di Giusto e il suo «Niccodemo apprendista stregone», dove lo spettacolo si è avvalso del contributo del pubblico con l’intera platea del Parco Arciducale impegnata a dialogare con gli attori. Ma sono state della partita anche le compagnie locali dal «Teatro per caso» di Arco al «Teatro delle noci» di Trento all’esibizione del burattinaio trentino Luciano Gottardi. E non poteva mancare, come succede puntualmente ogni anno, una proposta di teatro di strada con il Teatro Carillon di Torino che, a causa del brutto tempo, ha dovuto rinunciare alla parata per le vie del centro, trasferendo tutto l’ambaradane di clown, giocolieri, tamburi e trampolieri nella palestra di via Nas, trasformata così per l’occasione in una sorta di circo. Grande successo anche per le molte iniziative collaterali, dai laboratori agli incontri alla mostra fotografica di Clowns senza frontiere. Oltre 50 bambini, accompagnati molte volte dai propri genitori, hanno riempito la sala Segantini costruendo fantasiose figure con i materiali più svariati, animati poi nella festa finale dei laboratori. Altrettanto stimolanti sono stati gli incontri con gli artisti, i quali si sono prodigati a rispondere alle tante domande poste loro dai bambini ma anche dagli adulti riguardo alla costruzione delle marionette e dei burattini. La rassegna Arco Burattini, poi, ha aderito alla rete transnazionale «Burattini senza confini» con l’obiettivo di appoggiare il progetto di acquisto della mostra fotografica che «colwn senza frontiere» fa circuitare nel mondo e che documenta parte dell’attività che questa organizzazione non governativa svolge nel continente africano con tanto di raccolta di fondi attraverso la vendita di gadgets, forniti dalla stessa associazione. L’edizione che è appena andata in archivio, perciò, va considerata sicuramente col segno positivo. La manifestazione, che vede il comune di Arco unico nel Trentino ad essere inserito nel panorama internazionale del teatro di figura, ha dimostrato non solo di riuscire a far circuitare valide compagnie del settore ma ha anche sostenuto un preciso progetto a carattere sociale.