venerdì, Aprile 19, 2024
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Accordo con la Regione per ampliare i moli e allungare l’attracco dei battelli di fronte a villa Albertini

Più posti barca nei due porti. Pennelli galleggianti per nuovi ormeggi

Del tema della portualità si parla costantemente sul lago. I posti barca disponibili sono nettamente inferiori alla domanda. E il turismo nautico è indubbiamente interessante. Ora Garda si appresta ad avere un’area portuale nuova. O meglio, avrà un sostanzioso aumento di punti d’attracco grazie alla crescita dei posti barca sia del porto vecchio, costruito a fine Ottocento e poi ampliato in epoca fascista, che di quello realizzato alcuni decenni orsono nei pressi del Lido comunale. In più verrà allungato l’attracco dei piroscafi di fronte a villa degli Albertini. «Abbiamo fatto un incontro con la Regione e abbiamo trovato l’accordo» annuncia il sindaco Davide Bendinelli. Aggiungendo che per il porto vecchio il Comune interverrà attraverso una convenzione con l’ente regionale, mentre per il porto nuovo lo strumento utilizzato sarà quello dell’accordo di programma. E l’ampliamento del porto più a nord, fra villa Albertini e il lido è stato inserito nel piano delle opere pubbliche previste a Garda per il 2003. L’investimento è notevole: poco meno di due milioni e mezzo di euro, più di quattro miliardi e ottocento milioni di vecchie lire. Il porto vecchio, di fronte a piazza Catullo, è immortalato in centinaia di foto dei turisti. Qui trovavano riparo soprattutto le barche dei pescatori. Il porto originario occupava l’attuale piazza, ai piedi del palazzo dei Capitani, sotto il quale si notano ancora gli anelli in ferro che servivano a fissarci le gondole. Il vecchio porto fu ristretto nel 1889 per far posto alla prima piazzetta. Poi arrivò il radicale rifacimento, secondo le linee attualmente visibili. La «diga», ossia la banchina che si protende verso il lago, divenne negli anni Cinquanta la sede di romantiche serate con chitarra e canti dedicate ai vip in vacanza nella zona. Lunghe aste in metallo sostengono oggi le bandiere di numerosi paesi europei. In testata c’è un faro a segmenti cilindrici di pietra veronese: venne disegnato dall’illustre architetto Ettore Fagiuoli e il progetto originario in realtà pare lo prevedesse molto più grande. Le proporzioni della colonna vennero ridotte perché i fondi scarseggiavano. Ora i posti barca dovrebbero essere ampliati attraverso la posa di pennelli galleggianti in mezzo al porto, a servizio dei turisti appassionati della nautica. L’attracco dei piroscafi proprio di fronte alla villa dei conti degli Albertini, il cosiddetto molo San Carlo, dal nome della chiesetta che sorge lungo il muro di cinta del parco del palazzo nobiliare, sarà allungato, pare, di una quarantina di metri. In questa maniera non dovrebbero finalmente più esserci problemi di avvicinamento per i battelli della Navigarda in servizio pubblico lungo la riviera. Il Comune, secondo le indicazioni del sindaco Bendinelli, dovrebbe aggiungere a questo pontile un braccio perpendicolare, che punti di fatto verso il molo del cosiddetto porto nuovo, quello del Lido. In questa maniera si creerebbe una specie di terzo porticciolo, di fatto un ampliamento del porto nord. Realizzando ulteriori, preziosi posti barca.

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