mercoledì, Aprile 24, 2024
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L’associazione «Viviamo Puegnago» punta il dito contro l’eccesso di seconde case

Poca acqua dai rubinetti. Preoccupazione tra i cittadini

La carenza di acqua preoccupa i cittadini di alcuni Comuni del Garda, in particolare Puegnago, dove nelle scorse settimane, a più riprese e per ore, si è registrata una caduta della pressione dell’acquedotto.Giuliano Donà, segretario dell’associazione «Viviamo Puegnago», esprime preoccupazione anche per una politica urbanistica comunale che privilegiando la costruzione di seconde case aggraverà i problemi idrici. L’acquedotto di Puegnago è gestito dal Garda Uno, che fornisce il servizio idrico a un vasto comprensorio di circa 250 mila kmq e oltre centomila abitanti. L’ente comprensoriale ha diffuso la raccomandazione, fatta propria da molti Comuni con l’affissione di manifesti, di «limitare il consumo idrico», riservandolo alle necessità domestiche, evitando gli sprechi per innaffiare orti e giardini.Nel 2005 Garda Uno ha erogato oltre venti milioni di metri cubi d’acqua così suddivisi: 6 milioni e 400 mila metri cubi attinti dal lago, 10 milioni e 500 mila metri cubi da falda, 3 milioni e 500 mila metri cubi da sorgente. Ogni anno il Consorzio deve far fronte a circa 1.200 nuove utenze. Vanno inoltre considerate le perdite dovute alle condutture usurate, calcolate attorno al 30% della risorsa idrica.Il costante aumento delle utenze costringerà ad attingere sempre più acqua dal lago, abbandonando alcune falde di scarsa qualità.Il segretario dell’associazione «Viviamo Puegnago» Giulio Donà osserva che il problema va considerato nella più ampia dimensione legata all’incremento edilizio comprensoriale e auspica la limitazione delle concessioni per seconde case da parte degli amministratori pubblici.Per quanto riguarda il Comune di Puegnago si dovrebbero rivedere le linee guida dell’urbanizzazione, cogliendo l’opportunità offerta dal Piano di governo del territorio, attualmente in fase di elaborazione da parte dell’amministrazione comunale, per razionalizzare l’edilizia e tutelare il paesaggio.

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