Sono un’ottantina i produttori di olio d’oliva nell’Alto Garda. In pratica coincidono con i produttori trentini visto che l’olivo non si estende oltre i confini del nostro comprensorio e che le nostre olivate sono le più settentrionali del mondo, stando a quanto riferiscono gli esperti. Un bel primato che l’agricoltura locale deve tenersi stretto e trasformare anche in un primato qualitativo oltre che geografico. Già il nostro olio ha caratteristiche organolettiche diverse da quello prodotto in Toscana o in Puglia, il che lo rende anche più facilmente commercializzabile ad una clientela che cerchi un prodotto più leggero, meno caratterizzante. Ora è arrivata anche la Dop, la denominazione d’origine protetta che porterà nuovi benefici ai nostri produttori. Ciò nonostante la produzione del ’99 non è stata all’altezza delle aspettative. Un dato che è emerso qualche sera fa nel corso dell’assemblea degli olivocoltori altogardesani promossa dall’Associazione Agraria. Una seduta necessaria per nominare i delegati trentini che poi parteciperanno a breve all’assemblea generale dell’Associazione italiana produttori olio (l’Aipo) in programma a Verona. Lo scorso anno gli olivocoltori trentini hanno raccolto 6.500 quintali di olive. Una quantità giudicata discreta ma non buona dai tecnici dell’Agraria. L’obiettivo – come ci spiegava il direttore Mario Zumiani – è di raggiungere la media annua di 9 mila quintali. L’olio ottenuto dalla campagna dello scorso anno è misurabile in 1.150 ettolitri, peraltro di ottima qualità con un’acidità media dello 0,2-0,3%. Al miglioramento dell’olio trentino stanno lavorando non solo l’Agraria ma anche la Provincia e l’ente per lo sviluppo dell’agricoltura trentina. Si sta investendo sulla raccolta anticipata e sulla consegna immediata al frantoio per la molinatura di un prodotto che sia fresco e fruttato. Si è proceduto con il rinnovo degli impianti di olivi e con la sostituzione dei vecchi impianti di estrazione a presse che davano problemi di qualità. La Dop (l’olio è l’unico prodotto trentino ad averla ottenuta) sarà oggetto di una prossima campagna promozionale dedicata all’extravergine del Carda trentino.
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