E’ arrivato all’atto finale il concorso letterario internazionale: si comincia oggi con un convegno Domani le premiazioni: una targa assegnata al ricercatore Oreste Cagno

Poesia del ’900 con il figlio di Quasimodo

15/03/2003 in Cultura
A Salò
Di Luca Delpozzo
Sergio Zanca

Oggi un dibat­ti­to, con Anna Maria Spaziani e Alessan­dro Qua­si­mo­do, il figlio di Sal­va­tore, pre­mio Nobel 1959; e domani la con­seg­na dei riconosci­men­ti. E’ giun­to all’at­to finale il con­cor­so inter­nazionale di e nar­ra­ti­va «Cit­tà di Salò». Cinque le sezioni: poe­sia sin­go­la, sil­loge inedi­ta (una rac­col­ta), un libro edi­to di poe­sia, nar­ra­ti­va (un roman­zo o una serie di rac­con­ti edi­ti o, in alter­na­ti­va, due rac­con­ti o un roman­zo ined­i­to), sag­gis­ti­ca. Altro tema che si pote­va svilup­pare: «Il val­ore del­la tradizione nel­la tutela del­l’am­bi­ente». La giuria, com­pos­ta da Gian Car­lo Molignoni di Rab­bi (Tren­to), Anna Maria Andreoli, pres­i­dente del Vit­to­ri­ale, Giuseppe Benel­li di Pon­tremoli, Rina Gam­bi­ni di La Spezia, Attilio Maz­za, Flavio Men­go­ni di Tren­to, Pino Mongiel­lo, pres­i­dente del­la Comu­nità del Gar­da, Lucio Pisani di Como, Alessan­dro Qua­si­mo­do di e Gui­do Zavan­none di Gen­o­va ha esam­i­na­to le opere pre­sen­tate e scel­to i migliori, che saran­no pre­miati domani, alle ore 15.30, nel­la sala dei Provved­i­tori del munici­pio. Sono quat­tro i vinci­tori del pri­mo pre­mio. Di par­ti­co­lare inter­esse il lavoro del prof. Cosi­mo Fag­giano, di Sal­ice Salenti­no, in provin­cia di Lec­ce, den­so di cul­tura clas­si­ca. E una tar­ga per­son­al­iz­za­ta andrà a Oreste Cagno, per la sua ricer­ca «Il lino nel­l’Al­to Gar­da bres­ciano». Orga­niz­za­to dal­la Asso­ci­azione cul­tur­ale e artis­ti­ca «Riv­iere del Bena­co», il con­cor­so era patro­ci­na­to da e Trenti­no Alto Adi­ge, dal­la Provin­cia di Bres­cia e dal comune, in col­lab­o­razione con il Ban­co di Bres­cia, e il sosteg­no del­la Comu­nità del Gar­da, del Con­sorzio alber­ga­tori, del­la Comu­nità Par­co. Una inizia­ti­va vol­ta a incre­mentare la conoscen­za di Salò e ad accrescere i vis­i­ta­tori. Il pri­mo appun­ta­men­to si ter­rà oggi, alle ore 17, nel salone con­sil­iare del munici­pio, con un dibat­ti­to sul­la del ‘900. Parteciper­an­no Maria Luisa Spaziani, Alessan­dro Qua­si­mo­do (che par­lerà di suo padre, «un fico d’In­dia da maneg­gia­re con cura per non punger­si, ma assai dolce all’in­ter­no») e Gian­car­lo Molignoni che si sof­fer­merà su D’An­nun­zio. Ver­rà anche pre­sen­ta­ta l’an­tolo­gia del con­cor­so. Tori­nese d’o­rig­ine, la Spaziani vive a Roma e inseg­na lin­gua e let­ter­atu­ra francese all’ di Messi­na. E’ pres­i­dente del Cen­tro inter­nazionale Euge­nio Mon­tale. Nel ’54 ha pub­bli­ca­to da Mon­dadori la sua pri­ma rac­col­ta, «Le acque del saba­to». «Geome­tria del dis­or­dine» dell’81 ha vin­to il Pre­mio Viareg­gio. Il poe­ma-roman­zo su Gio­van­na d’Ar­co (1990) è divenu­to un testo teatrale rap­p­re­sen­ta­to più volte. Tradut­trice (da Goethe a Shake­speare, a Gide, da Gom­brich a Tournier), è anche autrice di rac­con­ti e di una serie di «inter­viste para­p­si­co­logiche» con ven­ti gran­di poet­esse, vis­sute tra l’Ot­to e il Nove­cen­to, per Mar­silio. Domani, come det­to, la chiusura con le pre­mi­azioni.

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