venerdì, Marzo 29, 2024
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Stasera in biblioteca la presentazione del libro di Tecla Gaio La poetessa di Pozzolengo ha vissuto in Cina e Giordania

Poesia per unire il mondo

Incontro con l’autore stasera alla Biblioteca comunale di Desenzano: alle 21 Stefano Verdino presenta il libro «Grandangolo» della poetessa Tecla Gaio. Scrive Gilberto Lonardi nell’introduzione alla raccolta che abbraccia la produzione dell’autrice tra il 1984 e il 2001, che l’ambizioso fine della sua poesia è «allargare il campo tra dicibile e indicibile». Tecla Gaio è nativa di Pozzolengo, attualmente lavora come esperta di lingua e letteratura italiana a Pechino, precedentemente ha vissuto e lavorato a New York per cinque anni, oltre ad aver trascorso tre anni ad Amman in Giordania, per incarico del Ministero degli affari esteri. Proprio in seguito alla sua esperienza personale, che l’ha portata a vivere in nazioni così diverse, la domanda che la poetessa pare porsi maggiormente nella sua opera è come sia possibile oggi mantenere unito il mondo. Risponde nella sua analisi il Lonardi che «a volte la soluzione c’è, ed è quella dei poeti. E’ quella formale, o almeno dell’allusione a una nostalgia formale». Sono così i ritorni fonici delle singole liriche a cercare di circoscrivere il mondo in fuga, ma «più spesso neanche questi minimi appioli soddisfano a un bisogno d’ordine, o lo cercano». E’ in questi casi che l’apparente disordine del mondo svela i suoi tratti positivi, permettendo all’esperienza autobiografica dell’autrice di diventare una possibile traccia per la lettura degli eventi. E’ l’attenzione al ritmo e alle tonalità delle stagioni a dare un senso all’apparentemente caotica molteplicità della vita e della natura, ma si domanda Lonardi: «La soluzione sarà dunque quella di dare credito d’ordine al disordine?». Risponde Tecla Gaio in una sua lirica che «conforto non c’è / soltanto scissione e cammino». Ma la raccolta non vuole approdare ad una reale conclusione: il mondo non è mai pienamente conoscibile, e perdersi in una forzata ricerca d’ordine non porta ad alcun risultato sensato. E’ preferibile invece constatare il «miracoloso ripetersi di ogni giorno», benché a prevalere sia uno scettico disincanto.

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