giovedì, Aprile 25, 2024
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Garda Navigando ha presentato il piano di sviluppo della navigazione. Brescia: 38 ormeggi a chilometro, 1/5 dei letti in albergo

Porti, 1200 nuovi posti

Potenziare gli ormeggi lungo le sponde del lago in sinergia al rafforzamento delle strutture alberghiere. Questa la formula di Garda Navigando per uno sviluppo del turismo nautico nelle acque lacustri. Il progetto è stato presentato dall’amministratore unico della società, Claudio Fiore, nella cornice del Grand Hotel Terme di Sirmione, alla presenza del sottosegretario alle Attività produttive Mario Valducci, del direttore della Navigarda, Marcello Coppola e del sindaco di Sirmione, Maurizio Ferrari. All’incontro hanno inoltre partecipato i rappresentati dei Comuni interessati ed alcuni privati coinvolti nel progetto. 1200 nuovi posti barca entro il 2011: questo l’ambizioso obiettivo di Garda Navigando, società veronese controllata da Italia Navigando che dal 2003 è impegnata nella realizzazione della prima rete nazionale di porti turistici. Coinvolte nel progetto le tre province gardesane, Brescia, Verona e Trento, con particolare attenzione ai centri con buona capacità turistico ricettiva. «Il Garda rappresenta una ricchezza straordinaria per l’Italia e per questo deve essere visto come un un’unica entità» dice Claudio Fiore, amministratore unico di Garda Navigando. «Le realtà locali rappresentano naturalmente il primo obiettivo e la ricettività alberghiera è fondamentale, dal momento che il binomio posto-barca, posto-letto è necessario per lo sviluppo del turismo nautico. Per ottenere i migliori risultati occorre però coinvolgere nell’iniziativa enti, imprenditori e associazioni che condividono gli obiettivi di sviluppo del territorio». Ad oggi l’offerta di ormeggi sul lago di Garda è alquanto limitata. Per ogni chilometro di sponda veneta sono presenti 31 posti barca, mentre quella trentina, che vieta la circolazione delle imbarcazioni a motore, ha una densità pari a 24. La situazione migliora sulla riva bresciana, con un totale di 3400 ormeggi, pari a 38 posti barca per ogni chilometro di sponda. Per quanto riguarda invece l’indice di posti rispetto alla capacità ricettiva alberghiera, si parla di 1/5 per la sponda bresciana, 1/12 per quella veronese e 1/27 per la riva trentina. Ed è proprio partendo da questi dati che si sviluppa il progetto di Garda Navigando per un rilancio del turismo benacense attraverso il potenziamento di servizi dedicati al diporto. Gli obiettivi riguardano la promozione di un turismo nautico nazionale ed internazionale, una crescita occupazionale del settore e dell’indotto e una destagionalizzazione turistica in generale. Grazie alla collaborazione con Navigarda, la società veronese pensa inoltre ad un rilancio delle attività nei confronti degli stessi residenti. «In un momento di crisi economica come questo occorre investire nel turismo, uno dei settori più strategicamente importante del nostro Paese» commenta Mario Valducci, sottosegretario alle Attività Produttive. «Il progetto di Garda Navigando va proprio in questa direzione. Per attirare nuovi turisti e per battere la concorrenza degli altri Paesi, bisogna infatti confezionare un pacchetto completo e sofisticato, unico nel suo genere. In futuro si potrebbe così esportare questo modello di sviluppo anche nelle altre zone lacustri».

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