giovedì, Marzo 28, 2024
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Notevole il successo delle quattro giornate di «Corte degli assaggi» organizzate dall’Amministrazione comunale nell’ambito della manifestazione per il «Palio del Chiaretto».

Positive le giornate dedicate al Chiaretto

Notevole il successo delle quattro giornate di «Corte degli assaggi» organizzate dall'Amministrazione comunale nell'ambito della manifestazione per il «Palio del » e per il «Trofeo Pompeo Molmetti». La cantina di Villa Bertanzi, dove agli inizi del Novecento il senatore Molmenti portò a perfezione ed a notorietà il Chiaretto – sapido e di delicato colore rosato – ha visto consistente l'affluenza di gente, con molti giovani che hanno partecipato con interesse sia alle degustazioni guidate, che a quelle libere, nonché cimentandosi alla scoperta dell'intruso – il vino rosato che non era Chiaretto Garda Classico doc – sotto l'abile guida di Ennio Avigo, sommelier fondatore dell'Associazione «I castelli del Chiaretto». È stato quindi dimostrato come ai giovani il «Chiaretto» piace. E la cosa fa certamente piacere ai produttori che così scoprono di avere un mercato attento ed interessato. Durante la quattro giorni, gli esperti produttori della Valtenesi, hanno più volte spiegato come il vino Chiaretto derivi da uve Sangiovese, , Marzemino, Barbera, coltivate nei vigneti che si stendono sulle colline moreniche ad ovest del , e raccolte a completa maturazione. Le vigne sono da sempre coltivate con il sistema d'allevamento «Guyot bilaterale» che è strettamente ed unicamente utilizzato per la produzione di uve di grande qualità. L'uva Sangiovese dona struttura e longevità; l'uva Groppello dona finezza, eleganza e sapidità; Marzemino dona fragranza ed armonia nei profumi; Barbera dona freschezza e vivacità. È stato fatto notare come la tecnologia sia quella del «cappello sommerso», cioè l'utilizzo del puro fiore attraverso lo sgrondo, dopo che è iniziata da qualche ora la fermentazione, senza nessuna spremitura né torchiatura. La resa di uva in vino Chiaretto, è abbastanza bassa. Da queste uve e da questo antico modo di vinificare, è nato appunto il Chiaretto. Si sostiene che il Chiaretto si diversifica dal Rosato, proprio per la sua eleganza del colore, fragranza di profumi, nonché l'eccezionale sapidità. Ha il profumo equilibrato di fiori e frutta leggermente matura, di crescente intensità, evoluto ed interessante nella sua maturità. Il sapore è asciutto, armonico, con il leggero retrogusto di mandorla amara, ottima resistenza e carattere. Va servito alla temperatura di dieci gradi. A Moniga grande interesse hanno riservato i numerosi ospiti, anche ai prodotti del raffinato artigianato agroalimentare, proposti dalla giovane azienda agricola «I Pesei», che ha invitato alla degustazione di marmellate, confetture, composte di frutta e di mieli. Così come hanno affascinato ed incuriosito i mezzi a propulsione elettrica proposti «dall'Eletric Wheels Club»: veicoli e natanti a propulsione elettrica ed ecocompatibile, che hanno richiamato esperti provenienti anche dall'estero.

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