giovedì, Marzo 28, 2024
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Una sede migliore per il monumento

postata la statua di Salvo D’Acquisto

Nei giorni scorsi, a Sirmione è stato inaugurato il monumento a Salvo D'Acquisto, il vicebrigadiere dei che durante la Seconda guerra mondiale sacrificò la propria vita per salvarne altre 22. La manifestazione inaugurale era stata organizzata dalle sezioni gemellate di Sirmione e di Desenzano dell'Associazione nazionale carabinieri, presiedute rispettivamente da Vincenzo Di Donato e Cosimo Venneri. Una cerimonia iniziata a Desenzano, con l'alzabandiera svoltosi davanti al monumento al Carabiniere, alla presenza di numerose autorità civili e militari: il sindaco desenzanese Cino Anelli; il collega di Sirmione Maurizio Ferrari e quello di Pozzolengo, . Poi il senatore leghista Massimo Wilde; il comandante della Compagnia carabinieri di Desenzano, capitano Franco Giandinoto; il maresciallo Flavio Peruzzo, comandante della stazione; il maresciallo Giuseppe Lorito, comandante della stazione di Sirmione; il collega Fabio Volpari, del nucleo operativo desenzanese, e il comandante della polizia municipale sirmionese Carlo Caromani. C'era anche una rappresentanza dei vigili urbani di Desenzano. Dopo l'alzabandiera, i partecipanti si sono diretti alla chiesa di San Francesco, alle Colombare di Sirmione, per procedere in corteo lungo le vie limitrofe fino a via Salvo D'Acquisto, dove è stato ricollocato il monumento. Un corteo accompagnato dalla banda di Lonato diretta dal maestro Carlo Righetti. Nutrita anche la rappresentanza delle altre associazioni d'arma, presenti con una ventina di gruppi e i rispettivi labari. Il monumento, lo ricordiamo, è stato progettato dall'architetto Azzali di Sirmione ed è stato realizzato dalla ditta Zaffaina. Esigenze di (l'opera era prima collocata all'interno di una rotatoria, cosa oggi non più consentita dalla legge), ma anche la necessità di provvedere a una collocazione più adatta per i valori che rappresenta, come ha ricordato più volte il sindaco sirmionese Ferrari, hanno determinato lo spostamento in uno spazio verde. Ma torniamo alla cerimonia, che è proseguita con l'alzabandiera e l'esecuzione dell'inno nazionale, sempre da parte dalla banda di Lonato. Di seguito i discorsi del sindaco Ferrari, che ha spiegato i motivi che hanno portato alla ricollocazione del monumento, e del capitano Giandinoto. Per finire, le sezioni di Desenzano e di Sirmione dell'Associazione carabinieri hanno donato all'amministrazione civica sirmionese una pergamena e una raffigurazione miniaturizzata di un carabiniere, per poi partecipare all'immancabile momento conviviale al ristorante Ancora d'oro, che ha concluso la mattinata inaugurale. Nicola Alberti

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