Sono solamente cinque le allieve che si sono aggiudicate la borsa di studio dell’Accademia Cignaroli per aver realizzato la loro migliore opera. Un attento è professionale comitato scientifico ha offerto la possibilità di esporre le proprie opere presso la sala della ex biblioteca fino a oggi a Katia Bonini, Federica Cogo,Valentina Gelosi, Pamela Grigiante e Alice Guelfi.«La commissione ha scelto cinque studentesse partendo dal principio che l’arte è prima di tutto “pensiero”», afferma Daniele Nalin, « non dimostrazione di abilità, che del resto non si capirebbe cosa significhi se non dimostrare che si è capaci di mal copiare qualcosa scimiottando la realtà, invece di preoccuparsi di rappresentare se stessi e la propria creatività attraverso un lavoro originale, un lavoro frutto della creazione più personale».Federica Cogo di Vicenza presenta «Lego», Pamela Grigiante, anche lei vicentina, presenta «Nuovo equilibrio». Alice Guelfi, giovane trentina, della Val di Fassa, all’occorrenza raccoglie cartoni che diventeranno supporto per il suo lavoro. Presenta «Non parlare» dove ritrae un giovane dalla bocca cucita, che tanto ci fa pensare. Arte giapponese per Valentina Gelosi di San Bonifacio. La sua opera infatti si intitola «Sempre Giappone». La più giovane è Katia Bonini, di Rivoli Veronese che in «Natura morta con fogli» ha dipinto un telecomando di televisione facendo sembrare un animale che, a seconda della emotività individuale ci può trasmettere tenerezza o addirittura ci «allontana».A presentare le opere e le allieve dell’Accademia è stato il presidente Stefano Pachera, in collaborazione con l’ing. Narciso Munari e Luciano Terleth. A fare gli onori casa il vicesindaco Agostino Carattoni.«Siamo onorati della presenza di queste opere dell’Accademia Cignaroli», ha detto Carattoni, «perchè è la prima volta in assoluto che la stessa ci onora della sua presenza. Confidiamo che anche per il futuro l’Accademia ci onori della sua presenza».