sabato, Aprile 20, 2024
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Il Panathlon International del Garda ha presentato un'interessante iniziativa che si rivolge ai giovanissimi velisti.

Premio per i mini velisti

Il Panathlon International del Garda in occasione della serata organizzata all’Hotel Casa Mia, in onore dei velisti veronesi Claudio «Ciccio» Celon e Carlo Dino «Sella» Bonetti, che hanno fatto parte dell’equipaggio di «Luna rossa» nell’ultima edizione della Coppa America, ha presentato un’interessante iniziativa che si rivolge ai giovanissimi velisti. Si tratta del progetto «II Velista del 2000», un premio riservato ai ragazzi che gareggiano nella classe Optimist. La particolarità di questa iniziativa sta nel fatto che non saranno presi in considerazione solamente i risultati sportivi ma anche quelli scolastici e il comportamento dei piccoli atleti, dentro e fuori i campi di regata, che dovrà essere adeguato al migliore fair play.Il Panathlon in collaborazione con Fraglia vela Peschiera, Centro nautico Bardolino, Lega navale italiana di Garda, Yachting club Torri, Circolo nautico Brenzone, Yacht club Acquafresca, Fraglia vela Malcesine e Compagnia delle Derive assegneranno a fine stagione ai primi classificati elle categorie Cadetti femminile (89-92), Cadetti maschile (89-92), Juniores femminile (85-88) e Juniores maschile (85-88) il riconoscimento «II velista del 2000» che consiste in un diploma di merito e in un assegno di 500mila lire. Inoltre i vincitori per tutta la stagione 2001 porteranno sulla propria imbarcazione il logo del club Panathlon Ihternational del Garda. L’iniziativa del Panathlon in favore delle nuove leve della vela veronese è stata accolta con entusiasmo anche dai campioni di Auckiand Celon e Bonetti protagonisti della serata. «Nella finale contro i neozelandesi non potevamo fare di più», ha confessato Celon. «Battere tutti gli sfidanti nella Vuitton up, che abbiamo vinto con merito, e guadagnare la finalissima con i Kiwi è il massimo a cui potevamo aspirare. In Italia la specialità dei match race (le regate uno contro uno) deve svilupparsi ulteriormente per competere con i migliori del mondo. Se noi avessimo gareggiato con la barca degli Ali Black avremmo perso comunque, magari non per cinque a zero ma per cinque a uno. Il loro equipaggio era nettamente superiore al nostro».«Il team Prada disponeva di grandi mezzi economici», ha spiegato Bonetti, «e a differenza di molti nostri avversari abbiamo potuto allenarci e preparare le barche per tre anni a tempo pieno».«Alla prossima edizione della Coppa America, nel 2001, Frada ci sarà senz’altro», hanno assicurato Celon e Bonetti. «Si fanno sempre più insistenti le voci di un secondo consorzio italiano guidato dalla famiglia Benetton ma per ora non c’è nulla di sicuro».Intanto gli impegni agonistici continuano; Claudio Celon è impegnato nella selezione olimpica con il Soling e Bonetti fa la spola tra Torri e il Mar dei Caraibi per partecipare ad importanti regate d’altura.

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