venerdì, Marzo 29, 2024
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Presentata a Verona la 97a Arena di Verona Opera Festival 2019

 Un cast che alterna grandi star internazionali, habitué dei più prestigiosi palchi del mondo, nomi affermati e grandi conoscitori della complessa realtà dell’Arena, a giovani emergenti a cui non può mancare nel proprio curriculum il battesimo, temuto e sognato, del magniloquente palco areniano.

Ma questo è anche un cast che fotografa assai bene la diffusione davvero globale dell’opera lirica, ormai non più solo appannaggio della cultura occidentale, ma vera passione di tanti territori emergenti come Cina e Russia, ben rappresentati anche dal pubblico dell’Arena, da sempre il più internazionale al mondo per pubblico e interpreti.

Nel meraviglioso Trovatore firmato da Zeffirelli, dopo le tre recite pressoché sold out con la divina Anna Netrebko, avremo la bella voce italiana di Anna Pirozzi, “straordinario soprano drammatico di coloritura”. Protagonista maschile Jusif Eyvazov, il tenore azerbaigiano che insieme alla compagna Anna Netrebko porta la loro storia d’amore anche a Verona.

La 97ma edizione del Festival lirico inaugura il 21 giugno con il nuovo allestimento firmato da Zeffirelli de La Traviata verdiana, somma sintesi di 60 anni di meditazione sull’amato soggetto, vedrà sul palcoscenico il soprano polacco Aleksandra Kurzak, finissima musicista oltre che cantante e voce contesa dai migliori teatri del mondo; quindi l’americana Lisette Oropesa, vera star dell’ultimo festival rossiniano di Pesaro, la croata Lana Kos, molto legata al palco areniano dove debuttò nel 2011 con La Traviata di Hugo de Ana, e che ascolteremo anche in Carmen, quindi la russa Irina Lungu, più volte applaudita dal pubblico veronese: un quartetto di grandi voci e grande presenza scenica, assolutamente necessarie per un palco che, meglio di ogni altro, sa esaltare la nouvelle vague dell’opera, così attenta alla recitazione e così vicina  all’immaginario cinematografico.

Per il trucco della nuova Traviata, il team creativo si avvale di un’importante collaborazione: le face chart per i personaggi principali sono state create dal make-up designer Michele Magnani, global senior artist di M.A.C. Cosmetics.

E in tal senso sapranno essere all’altezza nella première di Carmen la bellissima uzbeka Ksenia Dudnikova e la giovane e talentuosa spagnola Ruth Iniesta, quest’ultima anche nei Carmina Burana.

L’altra grande Prima il 22 giugno sarà Aida di Verdi, magnificamente ideata dal regista Gianfranco de Bosio nel 1982 reinterpretando il progetto originale della prima Aida in Arena creata da Ettore Fagiuoli nel 1913, che quest’anno proporrà qualche interessante elemento di novità.

Sul palco dell’Aida storica vedremo ancora Anna Pirozzi, la statunitense Tamara Wilson “vera forza della natura”, la spagnola Saioa Hernandez, personalità artistica e intrigante madrilena, già apprezzata nell’Attila della Scala, la cinese Hui He grande amica del palco areniano che si alternerà con la Hernandez anche in Tosca, e la bella georgiana Svetlana Kasyan, molto apprezzata nel nostro paese e nel mondo: cinque importanti voci e figure femminili che sapranno dominare l’allestimento senza tempo e le attese dell’immenso pubblico. Prima ballerina l’étoile Petra Conti, Principal Dancer del Los Angeles Ballet.

Tra i cantanti non mancheranno certo presenze importanti sia in termini di voci sia sotto il profilo scenico e attoriale, dal giovane bielorusso Pavel Petrov, Alfredo della première de La Traviata, il trasversale e turbolento Vittorio Grigolo, reduce dalla sua esibizione agli Oscar e vera star del Metropolitan di New York, e il tenore americano Stephen Costello che calca i migliori palcoscenici del mondo. Per l’edizione storica di Aida vedremo Murat Karahan affermatosi in Arena fin dal suo debutto, Erwin Schrott in Carmen, artista poliedrico e trasversale, il grande Luca Salsi ne Il Trovatore e il baritono per eccellenza Leo Nucci.

Un cast davvero intrigante per la presenza di veri protagonisti del jet set internazionale, adatto a soddisfare le aspettative dei melomani e ad incuriosire il nuovo pubblico dell’Opera a cui Arena è stata destinata per vocazione sin dalla prima rappresentazione d’opera il 10 agosto 1913 con Aida, titolo simbolo del Festival areniano.

Il più grande spettacolo operistico del mondo sta per iniziare grazie anche alla professionalità apprezzata in tutto il mondo dei complessi artistici e tecnici della Fondazione Arena di Verona con i numerosi mimi e figuranti.

Il Sindaco e Presidente della Fondazione Arena Federico Sboarina dichiara:

“Presento questa stagione con grande orgoglio, la seconda dopo il rilancio che abbiamo fortemente voluto. Verona ha due grandi gioielli, la Fondazione Arena che in estate dà vita al suo glorioso festival lirico e l’Arena, che oltre ad essere il monumento simbolo della città, è il più grande palcoscenico all’aperto conosciuto a livello mondiale. Le particolari doti acustiche dell’anfiteatro e la professionalità di Fondazione Arena insieme costituiscono un unicum in grado di portare l’immagine di Verona e la musica di qualità in tutto il mondo. Per questo ringrazio il Sovrintendente e tutto il Consiglio d’Indirizzo per l’ottimo lavoro fatto, risultato di grande passione e capacità. Un grazie anche a tutti gli artisti che faranno parte dei cast e ai lavoratori, l’anima di ogni Festival”.

Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Arena, esprime la sua personale soddisfazione per l’offerta artistica del 97° Opera Festival: “Trepidazione, esultanza, ma anche batticuore mi pervadono senza eccezione all’approssimarsi dell’eccitante colpo di gong che consacra e consegna il nostro anfiteatro veronese al mondo dell’Opera come ogni estate da più di cento anni. Vi presento un’edizione che vedrà esibirsi sul palcoscenico areniano stelle di fama internazionale, a fianco di giovani promettenti al loro esordio. Sarà un festival ricco di importanti conferme, attesi debutti e felici ritorni per un cast davvero stellare”.

Un ringraziamento speciale a tutti gli sponsor dell’Arena di Verona Opera Festival che con il loro prezioso e immancabile contributo sostengono la mission di Fondazione Arena e il suo prestigioso Festival.

 

 

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