giovedì, Aprile 25, 2024
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L’assessore alla Pubblica Istruzione, il sindaco di Lonato e la dirigente scolastica oggi hanno consegnato i portatili ai 25 alunni di 1ª E, la classe informatizzata della scuola media “C. Tarello”.

Primo giorno col PC

Un primo giorno di scuola davvero speciale quello vissuto questa mattina dagli studenti di 1ª E, della scuola secondaria di primo grado “C. Tarello” di Lonato del Garda. Dove 25 dei 400 studenti iscritti hanno ripreso oggi le lezioni, ma con un personal computer sul banco.Nonostante la pioggia, anche il servizio scuolabus ha ripreso a funzionare al meglio, con ben sette linee che “coprono” le numerose frazioni della città. IL PC IN CLASSE –  «Il comune crede molto nella tecnologia e ha deciso, insieme alla scuola, di investire in voi». L’assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione Valerio Silvestri, ha parlato agli alunni della prima media sperimentale che, per il prossimo triennio, useranno un portatile al posto dei libri di testo (acquistato dal comune con un contributo delle famiglie pari al 70% della spesa).In Italia, a livello ministeriale, sono in tutto 156 le classi 2.0 che partono con questa nuova formula didattica delle nuove tecnologie, tra cui pochissime della scuola secondaria di primo grado. Delle 12 avviate in Lombardia, l’unica bresciana è proprio la 1ª E di Lonato del Garda.L’amministrazione lonatese ha investito nella creazione di due aule dedicate (di cui una per la prima media del prossimo anno), la postazione fissa per gli insegnanti, le stampanti dedicate, la realizzazione della rete wireless e la formazione dei docenti. Nel progetto, oltre al comune e all’istituto, sono coinvolti i docenti che hanno accettato con coraggio la sfida, le famiglie e ben due università lombarde che stanno seguendo il programma (la “Cattolica” e la “Bicocca” di Milano)..Entrati in classe, a uno a uno, i 25 alunni si sono alzati per ritirare il loro nuovo pc con schermo da 15.4 pollici e 2,4 kg di peso, consegnato direttamente dall’assessore Silvestri e dalla dirigente scolastica reggente dell’Istituto comprensivo di Lonato, Fiorella Sangiorgi, alla presenza del sindaco Mario Bocchio.«Nonostante i tempi duri della crisi – ha detto l’assessore rivolgendosi ai genitori e ai ragazzi – il comune ha voluto investire 23mila euro nella classe informatizzata per migliorare sempre più l’apprendimento scolastico. Grazie all’uso del computer, ci sarà più flessibilità nella ricerca e nella selezione degli argomenti e si potranno acquisire nuove, importanti competenze».Ciò che le famiglie non hanno speso per l’acquisto dei libri di testo è stato ugualmente versato dai genitori al comune e tale contributo sarà destinato alla scuola, per garantire la continuità.Su 54 candidati, solo 25 alunni sono stati selezionati per intraprendere il nuovo percorso di studi. Per loro un monito: «Il computer portatile dovrà essere usato come mezzo di studio, in aula e a casa, e non come un gioco. Periodicamente i pc saranno ritirati senza preavviso e controllati. Chi non rispetterà le regole sarà sanzionato secondo lo statuto dello studente», ha concluso l’assessore.Le famiglie, all’atto dell’iscrizione, hanno firmato un Patto di corresponsabilità proprio in vista di tali evenienze. SCUOLABUS – Nonostante l’aggravante della pioggia, a Lonato l’avvio delle lezioni è stato regolare anche sul fronte del servizio di trasporto scolastico.«È un settore estremamente delicato e complesso quello dei trasporti – riferisce la dirigente dell’Ufficio Cultura, Paola Laffranchini –, se si considera la conformazione territoriale del comune di Lonato e le sue numerose e popolose frazioni».Sul fronte “scuolabus” lo sforzo dell’Amministrazione comunale è notevole: «Sono in funzione – continua la dirigente comunale – ben sette linee di scuolabus (di cui solo due appaltate all’esterno). Inoltre, l’Ufficio Cultura è di norma impegnato dalla fine di giugno sino all’inizio di settembre per organizzare al meglio il servizio, studiando percorsi, fermate e orari per arrivare a una gestione la più razionale possibile, che soddisfi anche le esigenze delle famiglie e che limiti al massimo le liste di attesa, che quest’anno contemplano solo una quindicina di minori su un totale di 417 iscritti al servizio».

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