venerdì, Marzo 29, 2024
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«Progetto Emanuele» tra gli olivi

Una prova dimostrativa di ricerca sperimentale sull’olivo per incrementarne la produttività, eseguire una corretta piantumazione e migliorare la qualità del prodotto olivicolo lacustre. È stato questo l’obiettivo della riunione, avvenuta di recente ad Albisano, la frazione collinare di Torri, in uno dei terreni coltivati ad oliveto delle Colonie alpine veronesi. L’ente per la pubblica beneficenza e assistenza è infatti proprietario, in località Bardino, di circa cinquemila ettari di terreno, che è messo a disposizione ormai da alcuni anni per un progetto di recupero e reinserimento sociale di alcuni handicappati psichici. Il Progetto Emanuele, portato avanti dal presidente delle Colonie alpine, Amos Guatta Caldini, in collaborazione con il centro di auto-aiuto San Giacomo di Verona, mira a reinserire nell’ambito lavorativo alcune persone affette da disturbi mentali quali schizofrenia, oligofrenia e altro. A questi disabili viene insegnato a coltivare i terreni da cui poi viene ricavato l’olio di oliva. Infine, come accade già da due anni, l’olio viene venduto dalle Colonie alpine alla festa dell’olio e dell’oliva di Torri, per raccogliere fondi da destinare all’ulteriore finanziamento del progetto. I disabili vengono seguiti sia da personale medico del centro self-help, che da personale esperto in agraria, che collabora alla realizzazione del progetto. E così, alcuni giorni fa, sul terreno delle Colonie alpine, erano presenti oltre ai vertici dell’ente anche il vicepresidente della Comunità montana del Baldo, Giorgio Cobelli, il sindaco di Torri, Alberto Vedovelli, e alcuni olivicoltori ed amministratori locali, oltre al dottor Paolo Vanzini del centro di auto-aiuto, e al tecnico agrario collaboratore delle Colonie alpine, Paolo Vanzo. E così sono state impiantate circa 80 piante d’olivo, di diverse varietà, di cui sarà paragonata la produttività: dal muraiolo al leccino, al favarol, alla casaliva fino al pendolino. «L’obiettivo», ha illustrato Guatta Caldini, «è di promuovere l’attività agricola locale di qualità, attraverso la sperimentazione di alcune tecniche, in collaborazione con l’università di Padova. La valorizzazione delle varietà di olivo e l’ottimizzazione della coltura porta all’incremento della produttività, attraverso un anticipo dell’entrata in produzione della pianta ed attraverso una piantumazione ideale degli olivi». Apprezzamento per l’iniziativa delle Colonie alpine volta al reinserimento sociale dei disabili è stata espressa sia dal vicepresidente della Comunità montana del Baldo, Giorgio Cobelli, che dal sindaco di Torri, Alberto Vedovelli.

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