giovedì, Aprile 18, 2024
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Bilancio del servizio di informazione ambientale di Comunità del Garda e Automobil club tedesco. Le analisi estive hanno registrato un miglioramento

Promossa l’acqua del lago

Sommerservice 2000, il servizio di informazione ambientale organizzato dalla Comunità del Garda con il sostegno di Enit, Regioni Lombardia e Veneto, Provincia autonoma di Trento e con la collaborazione dell’Automobil club tedesco (Adac), ha di recente terminato l’attività con un bilancio positivo. Per il secondo anno consecutivo, infatti, ha potuto segnalare un deciso miglioramento della qualità dell’acqua del Garda. L’Adac, come ogni anno, ha inviato sul Garda un biologo dell’Istituto di idrobiologia di Costanza con il compito di coordinare le informazioni sullo stato di salute delle acque del Garda. La Comunità del Garda inoltre, è stato il terminale dei controlli attuati dalle Aziende regionali per la protezione dell’ambiente, i laboratori di biotossicologia e gli istituti interessati delle Province di Brescia, Verona, Trento, che hanno fornito alla Comunità i dati necessari per elaborare il bollettino settimanale che, rimodulato sui limiti europei, è stato diffuso in Germania, Austria e Svizzera. Data la chiusura positiva della stagione, l’auspicio è che sia possibile migliorare ulteriormente il livello qualitativo delle acque gardesane. I costanti controlli infatti permettono di avere un quadro completo e aggiornato della situazione. Ciò significa che eventuali fenomeni degenerativi dell’ambiente lacustre possono essere tempestivamente individuati e circoscritti. Intanto però questioni come la famigerata grattarola, che di tanto in tanto compare sul Basso Garda, e quello dell’abnorme sviluppo delle alghe, devono ancora essere risolti. Ma non sono solo questi i problemi gardesani che attendono una soluzione: non c’è chiarezza sulla gestione dei livelli dell’acqua e delle competenze in materia; per non parlare delle fasce demaniali, della gestione dei porti e della legge sulla navigazione. Solo la Lombardia sinora ha emanato una legge sulla gestione dei porti e già i Comuni di Desenzano e Salò hanno emesso i bandi per l’assegnazione dei posti barca che saranno gestiti dalle due municipalità. Sulla sponda veronese invece tutto tace, perché da Venezia non arrivano input, e nel frattempo ci si arrangia con il fai da te. Tarda ad arrivare la nuova legge sulla navigazione e nel frattempo si continua ad applicare un testo di vent’anni fa. Ci sono però delle eccezioni: i trentini da diversi anni hanno vietato nelle loro acque la navigazione dei natanti a motore con eccezione degli scafi di linea, di soccorso e delle forze dell’ordine oltre a quelli muniti di speciali permessi. Nel resto del Garda invece questa limitazione non c’è.

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