giovedì, Aprile 25, 2024
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L’impianto sarà attivato in settembre: sono stati infatti risolti i problemi verificatisi in febbraio quando una frana staccatasi dalla parete rocciosa aveva causato danni alle strutture in costruzione. Investimento da 7 milioni di euro

Pronto il depuratore dell’Alto Garda

Sarà pronto a settembre il depuratore in galleria dell’alto lago. Sono stati infatti risolti i problemi verificatisi in febbraio quando una frana staccatasi dalla parete rocciosa era precipitata proprio sulla strada causando danni alle strutture in costruzione e bloccando proprio l’accesso alla galleria. Il completamento del progettoL’impianto, destinato a completare il sistema di depurazione del Garda, viene ultimato nelle viscere della montagna in una galleria stradale della vecchia gardesana dismessa, nelle vicinanze del porto di Tremosine. È destinato a trattare gli scarichi fognari dei comuni di Tremosine e Limone con un investimento di quasi 7 milioni di euro. A settembre è previsto l’avvio della prima fase di collaudo con il trattamento degli scarichi fognari dei 2 comuni.L’intervento era stato programmato, progettato e attuato da Garda Uno spa, l’azienda dei comuni gardesani con sede a Padenghe, presieduta dal sindaco di Lonato Mario Bocchio e diretta dall’arch. Franco Richetti.L’iter era risultato decisamente lungo e complesso per una innumerevole serie di problemi sorti nell’ottenere autorizzazioni e poi nella fase di appalto. Intoppi arrivati anche quando ormai i lavori erano in dirittura d’arrivo e già si prospettava l’attivazione del depuratore.Un imprevisto… fastidiosoA tradire l’alto lago era stata la montagna che doveva proteggere il depuratore. Una frana delle dimensioni di circa 30 metri cubi, staccatasi dalla valle soprastante del torrente Brasa, aveva scaricato infatti a lago massi e pietre. Parte di questi hanno invaso il ponte d’accesso alla galleria, bloccato l’ingresso al cantiere, causato danni ai quadri elettrici ed alla tubazione di scarico.La messa in sicurezza«Sono stati realizzati i necessari interventi di messa in sicurezza del versante della montagna, rimuovendo le parti pericolanti con l’impiego di operai rocciatori – spiega l’ing. Mario Giacomelli dirigente di Garda Uno. Poi sono state ripristinate le reti di sicurezza, sgombrato l’ingresso della galleria dai massi. Ora stiamo riparando i danni mentre all’impresa è stata concessa una proroga di 2 mesi. Comunque a settembre il depuratore sarà completato e avviata la prima fase di collaudo. Nel frattempo abbiamo realizzato i collegamenti del collettore di Limone e quelli delle reti fognarie delle frazioni di Tremosine».L’opera risulta di grande rilievo per le soluzioni logistiche e per le caratteristiche tecniche all’avanguardia studiate dalla ditta Saceccav depurazioni Sacede spa di Desio che lo sta realizzando.L’impianto ha caratteristiche di particolare flessibilità. Si adatta cioè alla forte fluttuazione della popolazione, bassa nei mesi invernali ma quintuplicata nel periodo estivo. Infine l’impianto basato sulla tecnologia del «biolfilm» cioè della depurazione biologica, consentirà di rispettare rigorosamente i parametri. Il depuratore sostituirà quelli vecchi e insufficienti esistenti nei due comuni gardesani.L’impegno finanziarioLa costruzione dell’impianto di depurazione ha richiesto un investimento di 6.875.000 finanziati per 3.938.000 euro dalla Regione Lombardia, per 968.000 euro dall’Autorità d’ambito della Provincia di Brescia, per 650.000 da Garda Uno Spa e per i rimanenti 1.319.000 dalla stessa ditta che provvederà a seguire gestione e manutenzione del depuratore per i prossimi 30 anni.In sostanza il nuovo impianto completa un disegno complesso che si raccorda idealmente con il complesso disegno che regola la depurazione dell’intero bacino del Garda.

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