mercoledì, Aprile 24, 2024
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Il Pt-Bus del Tribunale per i diritti del Malato fa tappa davanti all'ospedale di Riva

Pronto soccorso e Centro unico prenotazioni: due pecche

Il Pit-Bus del Tribunale per i diritti del malato ha fatto tappa ieri a Riva nell’ambito della campagna itinerante «Ospedale sicuro 2001» promossa da «Cittadinanzattiva», l’organizzazione che da più di vent’anni opera a livello nazionale alla ricerca dei “diritti perduti” dei cittadini. Per l’occasione è stata convocata una conferenza stampa alla presenza dei responsabili della sede nazionale e del segretario provinciale di Cittadinanzattiva Pietro Fabbri, che hanno reso noti i risultati sul monitoraggio dei presidi provinciali, sottolineando come nella sola mattinata di ieri fossero giunte già diverse segnalazioni. A Riva l’attenzione del Tribunale ha da tempo individuato alcune disfunzioni. Il pronto soccorso, ad esempio, non dispone di un sistema di smistamento dei casi in base alla gravità e, cosa ancor più grave, spesso all’accettazione non c’è personale sanitario e l’utente deve rivolgersi all’addetto alla portineria… alla faccia della privacy. Un altro problema è la mancanza di un serio programma di tutela dei bambini: mancano il pronto soccorso pediatrico e la guardia pediatrica territoriale, e in entrambi i casi bisogna fare riferimento a Rovereto. L’associazione è intenzionata a fare pressione affinchè questa lacuna venga colmata dal momento che i nostri bambini devono avere gli stessi diritti che hanno altrove, e a poco valgono le giustificazioni della provincia che tira in ballo i costi. Va bene invece il reparto di ostetricia di Riva, ma l’alto numero di parti è dovuto in parte al malfunzionamento di questo reparto in altre città, come Rovereto. Oggetto di numerose lamentele è il Centro unico prenotazioni, che in seguito all’aumento dei servizi disponibili non riesce a far fronte a tutte le richieste degli utenti, che devono aspettare anche mezz’ora per ottenere risposta. Il Tribunale del malato dispone inoltre di un pool di avvocati che operano a livello provinciale e in molte udienze, fra le quali una contro tre medici assenteisti a Riva, si è costituito parte civile. Nel pomeriggio di ieri, dopo la conferenza stampa, i responsabili di Cittadinanzattiva hanno visitato il Monoblocco di Arco assieme alla direzione sanitaria. Il nuovo ospedale dovrebbe finalmente entrare in funzione nel 2002: secondo Fabbri promette già di diventare il fiore all’occhiello della sanità provinciale. I responsabili del Tribunale del malato tengono a sottolineare la discrezione con cui opera l’associazione, che non rende mai note alla stampa le segnalazioni se non per espressa volontà dell’interessato o della famiglia, come nel recente caso della donna in fin di vita trasportata inspiegabilmente dall’ospedale di Riva a quello di Arco, dove è morta due ore dopo; in quel caso i famigliari dell’anziana avevano autorizzato l’associazione a rendere pubblico questo caso di malasanità e Fabbri aveva parlato personalmente con il chirurgo e fatto presente all’azienda sanitaria la necessità di provvedimenti per evitare in futuro il ripetersi di simili situazioni. Per segnalazioni e lamentele, i cittadini possono rivolgersi alla sede locale presso l’ospedale civile tutti i mercoledi e sabato dalle ore 14.00 alle ore 15.00 (0464.582675).

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