giovedì, Marzo 28, 2024
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Un comitato, di cui fa parte anche il presidente degli albergatori, solleva pesanti dubbi sull’intervento in corso sul lungolago in località Croce

Protesta a Castellettoper i lavori sulla spiaggia

Cittadini in allarme per i lavori in corso sulla spiaggia in località Croce, il tratto di riva che va dall'hotel Bolognese fino all'ex hotel Silvanella. Un gruppo di cittadini, una ventina, tra i quali anche i tre consiglieri di minoranza Aldo Veronesi, Carlo Devoti e Giorgio Consolini, quest'ultimo da 15 giorni anche neopresidente dell'associazione albergatori di Brenzone, con l'ex sindaco Corrado Bertoncelli, la titolare dell'hotel Bolognese, Anna Clara Fertonani, Sergio Marconi e altri residenti di Castelletto, hanno sollevato dubbi sulla idoneità dei lavori di riqualificazione alla spiaggia del lungolago.Spiegano: «Lunedì 17 dicembre hanno iniziato a portare terra di riporto che arriva da vari cantieri edili dei comuni di Brenzone e di Malcesine. È materiale di scavo, quindi con terra e poco sasso, che stanno scaricando sulla spiaggia: non idoneo al ripristino e che anzi trasforma l'habitat e cancella la spiaggia esistente». Le ruspe all'opera hanno distribuito materiale lungo 300 metri, alzando il livello della riva di circa un metro e mezzo.Un lavoro che non piace per nulla ai residenti della zona, che contestano la trasformazione: «Nel tratto poco più avanti, l'anno scorso è stato fatto lo stesso intervento e ora invece della bella spiaggia in ciotolo di prima, ci troviamo con dei scaloni sulla riva che si sono creati con il moto ondoso, che ha scavato sotto la terra depositata. Noi non siamo contrari alla riqualificazione del lungolago, ma chiediamo che i lavori vengano fatti bene, non che stravolgano la naturalità della riva, con interventi che peggiorano la situazione e che poi dovranno inevitabilmente essere rifatti ogni anno con nuove pose di materiale (tecnicamente “ricariche”», dicono.E ancora: «Di fatto è stata realizzata una strada sul lago per far transitare i camion e noi non sappiamo chi esegue il lavoro, visto che non c'è una cartellonistica, è pericoloso per chi transita e non sappiamo se ci sia un progetto. Si parla di autorizzazioni a imprese per scaricare materiale, ma secondo noi la terra dovrebbe andare in discarica e non sulla spiaggia. Ci è stato detto dall'assessore ai lavori pubblici, Davide Benedetti, col quale ci siamo incontrati, che da un anno e mezzo si sa che sono in programma i lavori. Allora noi ci chiediamo perché l'intervento non sia stato fatto in primavera quando è stato ultimato il lungolago in questo tratto. Perché dopo sei mesi rompere tutto di nuovo? Serviva forse il materiale di riporto privato? Pensiamo si stia facendo un favore a qualcuno, mentre intanto si sta intaccando la morfologia del nostro lago».«Peraltro», sottolinea il comitato spontaneo, che precisa essere composto solo di cittadini che hanno a cuore il problema senza istanze politiche all'origine e che si è radunato domenica sul lungolago di località Croce, «hanno iniziato a lavorare proprio nel periodo della frega dei lavarelli, distruggendo così tutte le uova depositate sulla riva». Bertoncelli, sindaco dall'87 al '90, riepiloga la vicenda: «Otto anni fa, in occasione della lottizzazione di Borgo Piòn, nel tratto dal circolo nautico fino al cimitero, è stato realizzato il lungolago con la nuova illuminazione e la pavimentazione con la posa di lastre di pietra sulla massicciata dove passa il collettore del lago. Nella primavera del 2007, sono stati eseguiti lavori di miglioramento del lungolago, finiti a metà giugno, per un costo di 250 mila euro, soldi derivati dal piruea dell'ex hotel Silvanella, ora trasformato in nove appartamenti residenziali». «Adesso», prosegue, «a 2007, viene rovinato per un tratto di 300 metri il lungolago eseguito sei mesi prima, con lo scopo di ricaricare la spiaggia già esistente con materiale terroso».«Il sindaco», spiegano i cittadini, «ci ha detto che i lavori bisogna giudicarli quando sono finiti e non protestare prima, ma una volta conclusi, se eseguiti in modo errato, vista l'esperienza del tratto precedente, poi chi li rimuove più? Per questo noi chiediamo ci venga assicurato che il livello della spiaggia, a lavori ultimati risulti bassissimo, in modo che non si creino quei scalini innaturali causati dal moto ondoso che in questa zona del lago è imponente».Il presidente degli albergatori conclude: «Chiediamo che i lungolago vengano sistemati, in quanto i lavori iniziati due anni fa non sono mai finiti, nonostante le mille promesse che dicevano sarebbe stati pronti per gennaio 2007. Noi pensiamo anche però, che i progetti vadano concordati con le associazioni di categoria: dal Comune ci chiedono collaborazione, ma poi non ci dicono che opere vengono fatte. Questo stravolgimento della riva non appare un lavoro che va bene».

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