venerdì, Aprile 19, 2024
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Da Padenghe a Salò, rotatorie come in Francia. Il nuovo crociale di Manerba è il primo passo della sistemazione della ss 572

Provenza? No, Valtenesi

E’ aperto e perfettamente funzionante ormai già da alcune settimane, ma solo ieri è stato inaugurato ufficialmente: il nuovo Crociale di Manerba, un’opera da 800 milioni pensata per snellire e rendere più fluido il traffico massiccio che, soprattutto nei weekend estivi, si addensa in questa zona, è stato protagonista ieri mattina di una cerimonia con taglio del nastro alla quale hanno partecipato il presidente della Provincia di Brescia, Alberto Cavalli, l’assessore provinciale ai Lavori pubblici Mauro Parolini, il sindaco di Manerba Isidoro Bertini, e una vasta rappresentanza di sindaci e amministratori della Valtenesi e di autorità. Nella sostanza, si è trattato dell’ultima tappa di un percorso di collaborazione tra Provincia e amministrazione manerbese, inaugurato nel 1999 con un primo accordo di programma che ha fatto da modello per l’apertura di una stagione di rinnovo globale della viabilità del basso Garda. «Questa inaugurazione ha voluto dare solennità alla conclusione di un’opera che rappresenta solo il primo passo di un più ampio progetto di riqualificazione della viabilità della zona», ha sottolineato l’assessore Parolini riferendosi all’accordo di programma per la messa in sicurezza della statale 572 e del tratto Cunettone-Tormini, sottoscritto lo scorso 20 marzo dalla Provincia, con i sindaci della zona (Valtenesi più Lonato, Desenzano, Roè Volciano e Salò) e con la Comunità Montana Alto Garda. Accordo che prevede l’affidamento di un incarico professionale per la progettazione preliminare degli interventi finalizzati alla messa in sicurezza e alla razionalizzazione dei flussi di traffico sul tratto interessato (150 milioni, metà dei quali a carico della Provincia). E’ naturalmente in base a questo studio che verranno decisi e finanziati gli interventi necessari a razionalizzare il traffico e a rendere più sicura la circolazione su questo tratto stradale particolarmente critico a causa dei flussi turistici. Alcuni interventi sono già stati decisi: entro il 2001 dovrebbero partire infatti due nuovi, importanti cantieri. A Padenghe sono stati stanziati 2,5 miliardi per la realizzazione di rotatorie al crociale (con eliminazione del semaforo), nella zona del West Garda, in quella artigianale e in località San Cassiano. Ammonta invece 400 milioni l’investimento per Cunettone, dove la rotatoria esistente verrà ampliata e modernizzata e dove verranno messi in sicurezza gli ingressi privati. Nella lista degli interventi previsti anche la riqualificazione a circolazione rotatoria delle intersezioni in collegamento tra la provinciale n. 4 «Due Porte» e la 572 in territorio di Salò (altri 2 miliardi con disponibilità finanziaria nell’esercizio 2001) e, nell’esercizio 2002, un impegno da 1,2 miliardi sulla tratta provinciale 39 Cima Zette-Moniga, con allargamento relativo all’abitato di San Felice. Insomma, la Valtenesi assomiglierà sempre più alla Provenza, la famosa regione del sud della Francia, caratterizzata da una viabilità regolata da rotatorie. Un sistema che si è ormai diffuso oltralpe sull’intera rete stradale. «Lo studio attualmente in atto detterà le linee programmatiche per il 2002 – ha spiegato ancora Parolini -. Certo, il lavoro da fare è ancora parecchio, a partire dall’incrocio di Raffa, che è in pratica l’unico centro abitato tagliato dalla 572 e dove vanno assolutamente rivisti i passaggi pedonali, per arrivare a Moniga, al lido di Lonato, ad altre zone critiche o delicate: ma l’importante è essere partiti». Di certo i primi risultati di questo progetto globale sono positivi: a Manerba, grazie alla nuova rotatoria, le code interminabili delle scorse stagioni sono già un ricordo. «In effetti l’apertura del nuovo crociale ha subito contribuito a dare nuova mobilità alla zona, fluidificando il traffico ed eliminando le code – spiega il sindaco Bertini -. Abbiamo davvero molti motivi di soddisfazione». «I primi risultati conseguiti con il crociale di Manerba ci stanno dando ragione – ha confermato Parolini -. Quest’opera ha già contribuito a risolvere un problema che, per questa zona, stava assumendo una prospettiva sempre più grave. Ora il nuovo crociale di Manerba è il simbolo di quello che la 572 dovrà diventare con gli interventi che ci accingiamo a programmare».

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