giovedì, Marzo 28, 2024
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La raccolta di Pilotti Delaini e Andreis

Proverbi e modi di dire «per tutte le bocche»

«Tremosine sulla bocca»: è la raccolta di proverbi e modi di dire usuali nel territorio tremosinese curata da Clara Pilotti Delaini e Daniele Andreis, edita con il patrocinio del Comune di Tremosine, Comunità Montana, Regione e Provincia.Tremosine possiede un alto valore culturale, scrivono gli autori, «sia per le ricchezze prodotte nei secoli che per le iniziative proposte con insolita frequenza e buona partecipazione, vista la consistenza numerica della popolazione». Pilotti ed Andreis, per la verità, non sono nuovi ad iniziative che animano il dibattito attorno alla ricerca antropologica nel comune altogardesano. E specificano di limitarsi «a proporre una selezione dei detti tremosinesi, senza alcuna pretesa di completezza e senza trascurare che la trascrizione di testi nati dal linguaggio orale può risultare assai riduttiva. Mancano l’espressione del volto, l’intonazione della voce, le pause: tutti elementi indispensabili all’efficacia della comunicazione».Il libro (154 pagine, 10 euro, Passepartout edizioni) è diviso in capitoli, che contengono proverbi riferiti alla donna, alla famiglia ed alla casa. Quindi ve ne sono di quelli che riguardano il corpo e l’anima, il lavoro e le stagioni, i pregi ed i difetti e, in conclusione, una raccolta «per tutte le bocche».«La figura femminile ha dato origine nei secoli ad una varietà di espressioni che spaziano dall’ammirazione per le sue capacità organizzative fino alla diffidenza e ad un certo disprezzo per le sue peculiarità fisiche e la nota abilità nell’ottenere ciò che desidera», sostengono gli autori. Poi entrano in scena le parti del corpo, che indicano «situazioni specifiche». C’è chi si comporta in modo irragionevole, ci sono gli smemorati e chi eccede in vari settori della propria esistenza. E così via, affrontando i campi del vivere umano, nelle piccole frazioni del tremosinese.I proverbi vengono riportati nella loro formulazione dialettale, seguiti dalla traduzione in italiano e, ancora più importante, dalla spiegazione di ciò che significano nel contesto linguistico dell’alto lago. Tra i proverbi riferiti ai mesi, uno interessa giugno, il giorno 24, festa di San Giovanni: «La süta de San Gioàn te la sénte töt l’an», «La siccità di San Giovanni la senti tutto l’anno».

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