mercoledì, Aprile 24, 2024
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Discesa fino a 40 metri

Pulizia del lago: un premio a chi trova il Leone

Domenica mattina, nel golfo di Maderno di Toscolano, si svolgerà l’operazione fondali puliti, organizzata dal Comune. Dalle 9 alle 12 i sommozzatori della Leonessa si immergeranno per recuperare lattine, bottiglie, sacchi, batteria d’automobile, copertoni di camion, lavandini, pentole, vasi da notte, teli e cime (corde) di barche, elettrodomestici, blocchi di cemento e tutto quanto fa…immondizia.ASSIEME a loro ci saranno gli uomini del consorzio Garda Uno, col battello spazzino e con gli automezzi per trasportare il materiale alla discarica. «Un’operazione di sensibilizzazione della coscienza pubblica – afferma l’assessore al turismo, Fabio Cauzzi -. La gente deve rendersi conto che non bisogna disfarsi dei rifiuti gettandoli nel lago. Abbiamo colto l’occasione per rilanciare una provocazione, stanziando 10mila euro per chi troverà il leone di S. Marco gettato nelle acque all’indomani della caduta di Venezia e della formazione della Repubblica Cisalpina (1797)». Rimasto sulla colonna di piazza San Marco per duecento anni, la statua fu abbattuta dai soldati di Napoleone Bonaparte. Caricato su un battello, legata a una corda e a un masso, venne fatta scivolare nel golfo, probabilmente a centinaia di metri dalla riva. Nel 1902 il leone, simbolo della Repubblica Serenissima di Venezia è stato sostituito da una copia in bronzo dello scultore palermitano Ettore Ximenes. I sub comunque scuotono la testa. «Una caccia al tesoro quasi impossibile, come cercare un ago nel pagliaio», commentano, lasciando però aperto uno spiraglio: «In passato abbiamo scoperto una piroga. Chissà…».DOMENICA dovrebbero arrivare decine di appassionati, in possesso almeno del brevetto di primo grado. Sono stati spediti fax, e-mail e inviti anche ai club di altre province. Verrà presa in considerazione una fascia di 18 metri a ridosso della passeggiata del lungolago. L’obiettivo: scendere fino a una profondità massima di 40 metri.Spesso l’acqua è torbida. Colpa soprattutto delle alghe che, abbassatisi i livelli del lago, continuano a proliferare. La presenza dei natanti le fa poi salire a galla. Non bastasse, si trovano corde lunghissime, abbandonate dai velisti.

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