Rientra la protesta delle boutiques contro le multe troppo salate Gli autoesclusi: «La manifestazione è un bene per tutti, rimaniamo però amareggiati»
Questa sera la moda va in passerella Solo due negozi disertano la sfil
Moda sotto le stelle si farà. Sulla passerella allestita al castello scaligero Bernini questa sera sfilerà il meglio delle proposte autunno inverno. Il pubblico può stare tranquillo: nonostante le minacce dei giorni scorsi lo spettacolo sarà quello previsto. Non si noterà quasi l’assenza di due boutique, decise a mantenere la propria astensione come forma di protesta nei confronti del modo in cui si sono viste irrogare le multe — per altro legittime — da parte della polizia municipale. Sulla rassegna, si ricorderà, si è abbattuto in questi giorni una forte polemica aperta da alcuni commercianti pizzicati dai vigili urbani non in regola con la norma che regola le vendite di fine stagione, ovvero i saldi. Peccati del tutto veniali ma che hanno fatto scattare l’emissione delle contestazioni amministrative. In sostanza devono pagare le multe. In loro aiuto è arrivato il sindaco Luca Sebastiano il quale ha cercato di mediare la situazione nei precisi canoni della legge. «Noi siamo molto contenti dell’intervento di mediazione del sindaco», spiega Mario Meneghetti titolare della boutique Madison, che comunque ha annullato la propria adesione alla sfilata, «e non abbiamo nulla contro la sfilata di stasera tantomeno contro l’amministrazione. Alcuni di noi hanno deciso di non partecipare in segno di protesta per questa incursione dei vigili nei nostri negozi, tutto qui». «Sia chiaro», puntualizza Meneghetti, «noi paghiamo e non contestiamo l’irregolarità, che è formale e non sostanziale, ma forse era il caso di proporsi in maniera diversa. Nel mezzo della stagione, indaffarati e presi dal lavoro sicuramente abbiamo omesso qualche cosa. Ma le domande c’erano e il più era stato fatto. Preciso, se ancora ce ne fosse bisogno, che noi vogliamo la sfilata, siamo per la sfilata, ci va bene e ci valorizza. Abbiamo pagato il nostro contributo per l’organizzazione e non facciamo alcuna polemica». Anche l’Asco di Garda ha affrontato il problema sollevato dagli esercenti di Lazise, ma la conclusione è la stessa: la legge, come recita l’antico adagio, non ammette ignoranza. E chi ha sbagliato deve pagare. Anche se con il mugugno, dunque, la stragrande maggioranza dei negozianti non vuol essere assente dalle luci della ribalta. E la serata avrà il suo regolare defilè nella splendida cornice del castello scaligero messo a disposizione dalla famiglia Bernini. «La manifestazione dà lustro al paese, ci fa una grande pubblicità, coalizza moltissima gente che poi verrà da noi a comprare», continua Meneghetti, «e noi siamo veramente contenti che si faccia. Ci ha solamente disorientato questa iniziativa, legittima, ma che forse doveva essere gestita con più tatto». Chiusa quindi la querelle, ridotta a un modesto sfogo, Moda sotto le Stelle sarà questa sera un rinnovato successo per gli organizzatori e gli sponsor.