Un grave atto vandalico si è verificato presso la chiesetta dei Fortini, nell’entroterra di Limone, nella notte tra il 14 e il 15 agosto scorsi. La chiesetta, realizzata nel 1975 dagli alpini limonesi sui ruderi di una postazione della Grande guerra, è stata oggetto di attenzione da parte di alcuni vandali, che hanno approfittato dell’oscurità per svellere la pesante pietra dell’altare esterno e gettarla, spezzandola, nel dirupo sottostante. Hanno quindi divelto la porta in legno, che resta sempre aperta, e la finestra, rompendo tutti i vetri. Una Madonnina in cotto è stata distrutta e un quadro sacro appeso all’interno è sparito, mentre di quattro sedie con inginocchiatoio tre sono state distrutte completamente, con pezzi sparsi un po’ ovunque. Quindi, l’attacco è stato allargato, prendendo di mira la bandiera italiana, sventolante sul pennone. Dopo averla ammainata e fatta a brandelli, hanno sparso caffè e zucchero sul pavimento della vicina baita intitolata all’alpino Bonaventura Segala, lasciando scritte offensive sul registro del rifugio e spargendo per terra il cemento custodito nel magazzino. Gli atti di vandalismo sono stati scoperti dal capogruppo degli alpini altogardesani, Aldo Girardi, che ha segnalato i fatti ai carabinieri. Purtroppo, non è la prima volta che si verificano episodi di questo genere, ricordano a Limone, ma mai era stata colpita la chiesetta: un simbolo sacro fino ad ora sempre rispettato. Gli alpini di Limone sono comunque già all’opera per riparare i danni e provvedere una nuova pietra per l’altare, dando in questo modo una risposta immediata ai vandali.